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Cospito, Meloni: "Governo ha fatto il suo lavoro"

"Sfida è allo Stato e riguarda tutti, non è tema di destra o sinistra"

(Fotogramma)
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01 febbraio 2023 | 22.36
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"Il governo non ha creato lui il problema, ci sono delle persone che decidono deliberatamente di sfidare stato italiano". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni telefonando a sorpresa alla trasmissione di Barbara Palombelli Stasera Italia su Rete4, dedicata al caso Cospito. "Vorrei che fosse chiaro che la sfida non è al governo, la sfida è allo Stato e lo Stato ci riguarda tutti. Non è un problema politico, non è un tema di destra o di sinistra". "Mi sono permessa di telefonare, una cosa che usualmente non faccio - precisa il premier -, perché in questi giorni ho visto molti toni che secondo me buttavano in politica una questione che in questo momento ci riguarda tutti. Ho chiamato per dire semplicemente questo e il governo non ha fatto altro che il suo lavoro facendo molta attenzione a non alzare i toni. Quando siamo stati interrogati, abbiamo risposto così come uno Stato serio deve fare".

"Di fronte a una situazione che è di nostra competenza, una situazione che iniziava a surriscaldarsi, noi abbiamo espresso la solidarietà, abbiamo attivato quello che dovevamo attivare, abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro. Dopodiché è montato questo caso non per volontà nostra e io stessa mi sono ritrovata a rispondere a delle domande. Quindi si è ritenuto di avviare questo dibattito, ma non lo ha avviato il governo" precisa.

"Il governo non ha alzato toni e non ha mai eccitato piazza. Se posso permettermi, consiglio francamente prudenza. Poi ho letto i titoli dei giornali che dichiaravano 'Meloni vuol far morire in carcere Cospito' e leggo dichiarazioni di anarchici che dicono 'noi colpiremo con le armi rivoluzionarie chi dovesse essere mandante di qualsiasi cosa capitasse mai a Cospito'. Quindi, consiglio responsabilità".

"Qui c’è della gente che sfida apertamente lo Stato italiano dicendo 'o si fa come diciamo noi o rischiate in buona sostanza di vedere le vostre auto messe a fuoco e tutto quello che abbiamo visto accadere… ‘ abbiamo gente che dichiara apertamente 'noi colpiremo se le cose non dovessero andare come diciamo noi'. Lo Stato deve rimanere fermo di fronte a queste minacce di mafiosi e terroristi e ci chiediamo se il governo sta eccitando la piazza? Io francamente rimango un po' di stucco. Dobbiamo rimettere le cose nella giusta direzione e capire chi crea problema e chi non lo crea".

PARERE PG TORINO - "Mai messo in discussione il 41bis, non è trattabile, tanto meno con disordini" ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in aula alla Camera, aggiungendo che Alfredo Cospito è detenuto in regime di carcere duro perché ci sono "evidenze" che "sia perfettamente in grado di avere contatti con l'esterno anche in costanza di detenzione". "Il procuratore generale di Torino mi ha fatto sapere di non essere in grado di inviare oggi il suo parere, ma che arriverà domani. Per questo non sono in grado di rispondere ora a questo quesito". "Abbiamo già ricevuto il parere della procura nazionale antimafia e antiterrorismo" ha riferito Nordio.

"L'opinione prevalente è che il ministro della Giustizia non si possa pronunciare se prima non ha acquisito i pareri delle autorità giudiziarie competenti" ha detto il Guardasigilli. "La posizione giuridica del detenuto Cospito è estremamente complessa" ha spiegato il ministro, aggiungendo di non aver "mai messo in discussione" il 41 bis. "La possibilità di cambiare la normativa sul 41 bis è inesistente, ancora di più se noi dovessimo collegare l'eventuale mutamento alla situazione di disordini che si sono creati in questi giorni nei confronti dello Stato". "Attentati, atti vandalici, da parte degli anarco-insurrezionalisti e di altre formazioni che si stanno compattando. Sono intimidazioni davanti alle quali lo Stato deve tenere la massima fermezza e determinazione" conclude.

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