Sono pervenute 13 domande per la creazione di Hydrogen Valley in diversi ambiti del territorio lombardo, finalizzati all'utilizzo di questo vettore energetico per scopi industriali e per la mobilità.
La Direzione Ambiente e Clima di Regione Lombardia ha approvato, nel pieno rispetto dei tempi indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la graduatoria delle proposte progettuali idonee e ammissibili al finanziamento per la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili nelle aree industriali dismesse.
È una misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mira a introdurre la produzione e diffusione di un nuovo vettore energetico a emissioni zero, rigenerando e riqualificando, contestualmente, aree industriali dismesse che da anni giacciono inutilizzate o abbandonate al degrado.
"L'attuazione di questo investimento del PNRR - sottolinea l'Assessore regionale all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione - contribuisce in modo significativo alla realizzazione di misure coerenti con gli obiettivi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile delle attività produttive presenti sul territorio regionale soprattutto in un'ottica di contenimento delle emissioni climalteranti, di autonomia e di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, attraverso il sostegno alla progressiva diffusione delle fonti energetiche rinnovabili".
Regione Lombardia ha aderito alla richiesta del Ministero di avviare questa importante misura del Pnrr approvando e pubblicando il 19 gennaio scorso il bando per la raccolta delle domande a cura delle imprese lombarde interessate, e chiudendolo il 28 febbraio.
Sono pervenute 13 domande per la creazione di Hydrogen Valley in diversi ambiti del territorio lombardo, finalizzati all'utilizzo di questo vettore energetico per scopi industriali e per la mobilità.
La Commissione di valutazione istituita e composta da personale qualificato regionale nonché di esperti esterni di Ricerca Sistema Energetico (RSE), Gestore Sistema Energetico (GSE) ed E.N.E.A., ha selezionata 9 progetti ritenuti ammissibili e finanziabili.
Con le risorse disponibili, pari a 33,5 milioni di euro, saranno totalmente finanziate le prime tre proposte progettuali in graduatoria, presentate da: SAPIO (in convenzione con RENHIVE): realizzazione a Mantova di un elettrolizzatore da 9,18 MW, alimentato da un impianto fotovoltaico da 14 MW; è prevista la produzione annua di 475 tonnellate di idrogeno, da destinare in parte all'uso industriale locale e in parte ai mezzi di trasporto navali e ferroviari.
RaffmetaL: realizzazione a Mura (BS) di un elettrolizzatore da 1 MW, alimentato da un impianto fotovoltaico con potenza da 4,5 MW; è prevista la produzione annua di circa 83 tonnellate di idrogeno, da destinare all'alimentazione in continuo dei forni fusori e di alligazione del contiguo stabilimento della stessa impresa che produce alluminio in colata continua per l'industria.
Lucchini (in convenzione con VEROLAUNO): realizzazione a Verolanuova (BS) di un elettrolizzatore da 1 MW, alimentato da un impianto fotovoltaico da 5,5 MW; è prevista la produzione di 77 tonnellate annue di idrogeno, da stoccare in un serbatoio per essere poi caricato su n.2 carri bombolai e trasportato presso i diversi utilizzatori per l'industria locale.
Inoltre, è stato possibile finanziare parzialmente anche la quarta proposta progettuale in graduatoria, presentata dalla società EXPAND, che prevede la realizzazione a Cairate (VA) di un impianto di dimensioni da 2MW, alimentato da un impianto fotovoltaico da 4,5 MW con una produzione di 100,53 tonnellate annue da destinare all'alimentazione di mezzi di trasporto (trasporto pubblico locale VA, CO e LC).
Nelle prossime settimane, d'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, si procederà con le fasi attuative per permettere il prosieguo delle attività finalizzate a completare la progettazione e avviare la realizzazione degli impianti che dovranno essere ultimati entro la scadenza prevista nel PNRR e cioè entro la metà del 2026.