Nel 2021 sono entrati in scena degli investimenti del Pnrr che promettono un forte impulso al mondo della sostenibilità e della Csr. L’85% delle grandi aziende italiane intervistate crede nella capacità di incentivazione del Pnrr nei confronti delle pratiche sostenibili, ma di questo segmento largamente maggioritario il 55% è interlocutorio, la ritiene una probabilità e non una certezza. E' quanto emerge dal X Rapporto Csr sull’impegno sociale promosso dall’Osservatorio Socialis.
Più di 8 imprese su 10 ipotizzano che nel prossimo futuro la Csr sarà messa a sistema e maggiormente organizzata nel modello di business della propria impresa. Una previsione condivisa soprattutto delle imprese con grandi fatturati dei settori finanziario, commercio, elettronica-informatica-telecomunicazioni, nel metallurgico, trasporti e servizi.
L’82% delle imprese intervistate afferma di avere in organico una funzione, un responsabile incaricato di seguire le attività di Csr e sostenibilità, confermando il trend in rapida crescita. La massima diffusione di questa figura è rilevabile nei settori delle banche e assicurazioni, nel chimico farmaceutico e nel metallurgico. Nel 27% dei casi è una figura unica che opera trasversalmente ai diversi dipartimenti.