Il decreto per lo sviluppo della capacità logistica dei mercati agroalimentari all’ingrosso è stato firmato dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Il decreto riguarda i mercati all'ingrosso, operanti nei settori agroalimentare, ittico, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, a cui sono destinati 150 milioni di euro nell'ambito della misura Pnrr "Sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo".
Le agevolazioni sono finalizzate a finanziare la realizzazione o l'ammodernamento di infrastrutture locali mercatali volte a migliorare, a livello locale, il clima per imprese e consumatori e ad ammodernare e sviluppare la base industriale. In particolare, progetti volti a efficientare e migliorare la capacità commerciale e logistica dei mercati attraverso interventi volti a migliorare la capacità di immagazzinaggio, stoccaggio e trasformazione delle materie prime, preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive.
Progetti per ridurre gli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica o comunque in grado di ridurre l'impatto ambientale delle attività di commercio e di incrementare la sostenibilità dei prodotti commerciati; ridurre gli sprechi alimentari attraverso, ad esempio, il rafforzamento dei controlli merceologici e la distribuzione delle eccedenze alimentari; rifunzionalizzare, ampliare, ristrutturare e digitalizzare aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree mercatali; migliorare l’accessibilità ai servizi hub e rafforzare la sicurezza delle infrastrutture mercatali anche mediante l’utilizzo di tecnologie innovative e a zero emissioni.
I beneficiari degli investimenti sono soggetti, pubblici o privati, gestori di mercati agroalimentari all’ingrosso o altri soggetti aventi titolo alla realizzazione degli stessi interventi. Un importo pari almeno al 40% delle risorse è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ogni progetto dovrà avere un costo complessivo non superiore a 20 milioni e non inferiore a 5 milioni. Le agevolazioni saranno concesse, nella forma della sovvenzione diretta, fino a un massimo di 10 milioni di euro per progetto di investimento, non superiore in ogni caso alla differenza tra i costi ammissibili e il risultato operativo dell’investimento.