Sei aree su cui edificare strutture nuove, due immobili in uso alla Direzione Politiche sociali e due ex mercati coperti. Sono i dieci spazi che il Comune di Milano ha individuato per la realizzazione di case e ospedali di comunità in città. L’elenco preliminare è stato approvato dalla giunta con una delibera e andrà ad aggiungersi agli indirizzi individuati da Ats Milano per la realizzazione delle 24 strutture cittadine finanziate con i fondi del Pnrr. Nelle prossime settimane il Comune "andrà avanti in questo percorso di valutazione degli spazi al fine di individuare l’elenco definitivo di quelli che verranno messi a disposizione", si legge nella nota di palazzo Marino.
L’elenco approvato dall’amministrazione è frutto di un confronto con i Municipi che hanno formulato proposte ed espresso preferenze rispetto alle prime ipotesi avanzate dalle Direzioni Politiche sociali, urbanistica e demanio. La lista comprende i seguenti spazi. Aree da edificare: area di sedime e di pertinenza dell’ex scuola via Betti, al Gallaratese (Municipio 8); area di sedime e di pertinenza del parcheggio di via Valsesia 95, a Baggio (Municipio 7); area all’angolo tra via Faenza e via Chiodi, alla Barona (Municipio 6); area di sedime e di pertinenza dell’ex scuola Ghini, in zona Ripamonti (Municipio 5); area di sedime e di pertinenza del parcheggio di via de André (Municipio 5); area all’angolo tra via Salomone e via Bonfadini, (Municipio 4).
Edifici già esistenti da riqualificare: il Comune ha previsto per il Municipio 9 due alternative: il mercato coperto di via Moncalieri 15 o l’immobile in uso alla Direzione politiche sociali in via Giolli 29; immobile in uso alla Direzione politiche sociali in via Barabino 4/8 in collegamento con la Casa della Salute di via dei Cinquecento 19 (Municipio 4); mercato coperto di Gorla, situato in viale Monza angolo via Monte San Gabriele (Municipio 2). In coerenza con la strategia del vigente Pgt, gli edifici individuati costituiranno l’occasione per implementare ulteriormente il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio in disuso, mentre per le aree sarà un’occasione di rigenerazione urbana. All’elenco preliminare seguirà l'individuazione in via definitiva dei beni da parte del Consiglio comunale.
Ats Milano, Regione Lombardia e il Comune di Milano procederanno inoltre alla firma di un protocollo d’intesa impegnandosi, attraverso una cabina di regia, a definire un primo elenco di attività che ciascuna parte dovrà mettere in campo per la realizzazione delle prime 24 case e ospedali di comunità nel territorio del Comune di Milano, all’interno di un progetto organico di revisione complessiva dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio comunale.
"Con questo provvedimento - dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé - l’amministrazione comunale dimostra di voler essere protagonista di un processo di definizione di un nuovo modello di funzionamento della sanità territoriale. Vogliamo assicurarci che le case e gli ospedali di comunità rappresentino un reale potenziamento e non una semplice razionalizzazione delle risorse esistenti le cui carenze sono emerse durante la pandemia. Lavoreremo soprattutto nella direzione di una reale integrazione tra la dimensione sociale e quella sanitaria, perché i cittadini possano trovare in un unico luogo risposte a tutte le loro esigenze".
A questo scopo, il Comune ha identificato i Servizi sociali di I e II livello ora diffusi sul territorio che potranno essere trasferiti presso le sedi delle case di comunità dei rispettivi Municipi, al fine di garantire un accesso di prossimità ai cittadini e condizioni favorevoli a una più intensa collaborazione tra personale sanitario e personale dei Servizi sociali, ed è in corso a questo proposito una interlocuzione con Ats.