In poco più di un anno e mezzo la Rrf ha erogato poco più di 150 miliardi di euro
"Lavoriamo con le autorità italiane, finora c'è un buon livello di attuazione" del Pnrr. Lo dice il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, in audizione ieri sera a Strasburgo davanti alla commissione Econ. "Come abbiamo fatto con Germania, Finlandia e Lussemburgo, siamo pronti ad adattare i piani a circostanze oggettive" intervenute con la guerra in Ucraina, aggiunge.
La Commissione Europea "ha ricevuto finora 27 richieste di pagamento da 18 Stati membri. Di queste ventisette richieste, ne abbiamo già valutate positivamente ventiquattro. Sono in corso i lavori sulle richieste di pagamento presentate da Romania (seconda rata), Lussemburgo (prima rata) e Italia (terza rata)", dice. "L'ultima erogazione - continua Gentiloni - è stata effettuata il 31 marzo alla Spagna (6 miliardi di euro di sostegno a fondo perduto). Ciò significa che in poco più di un anno e mezzo la Rrf ha erogato poco più di 150 miliardi di euro, compreso il prefinanziamento, che è una somma molto consistente. Quattro Stati membri (Germania, Lussemburgo, Finlandia ed Estonia) hanno presentato richieste di modifica dei propri Pnrr. Sono già state approvate modifiche limitate ai piani di Finlandia, Germania e Lussemburgo".
"Niente è impossibile", ma per prorogare dopo il 2026 l'attuazione degli investimenti di Next Generation Eu occorrerebbe "la ratifica da parte dei 27 Parlamenti" dell'Ue delle relative norme, una delle "cose più difficili" da ottenere, ricorda.