Sono 17 le proposte progettuali risultate idonee nell’ambito del bando della Regione Puglia per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Missione 2 ‘Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”. Di queste, 5 saranno finanziate nell’immediato, con i fondi, pari a 40 milioni di euro, messi a disposizione del Governo per i distretti dell’Idrogeno.“Trasformare le aree industriali dismesse in luoghi di produzione di idrogeno verde e rendere possibili i progetti di decarbonizzazione, primo tra tutti quello di Ilva, è la sfida che abbiamo voluto cogliere attraverso il Bando per il progetto bandiera delle Hydrogen Valley”, ha dichiarato Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico.
"In un anno di intenso lavoro, siamo riusciti ad ottenere, attraverso la candidatura della nostra proposta progettuale regionale a Progetto Bandiera, 40 milioni di euro per cofinanziare questi progetti, il massimo finanziamento ricevuto da una regione su questo bando. Il numero totale di domande ricevute, che ammonta a 26 e rende la Puglia la prima regione italiana seguita dalla Lombardia con 13 progetti, e il numero di progetti, che per via delle risorse a disposizione non riusciamo al momento a finanziare, ci restituiscono la forza della Puglia nella sfida per la sostenibilità e la voglia delle imprese di investire in questo settore nella nostra regione. Per tutte queste ragioni, chiediamo al Governo centrale di voler finanziare, attraverso economie Pnrr o altri fondi appositi, i progetti rimasti fuori dal finanziamento eppure validi. Voglio ringraziare gli uffici per il grande lavoro svolto e per la tempestività della selezione”.
Attraverso l’attuazione degli interventi previsti, si intende incentivare la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile (ai sensi della direttiva Ue 2018/2001) o dall'energia elettrica di rete, promuovere il riutilizzo delle aree industriali inutilizzate e favorire la ripresa economica delle economie locali.