I poteri sostitutivi -commissario compreso- in caso di enti territoriali inadempienti entrano in gioco non più dopo 30 giorni ma dopo appena 15. E' quanto prevede, all'articolo 3, la bozza del dl sul Pnrr contenente misure urgenti per sburocratizzare le procedure e centrare gli obiettivi del primo semestre 2023. I poteri sostitutivi erano stati già previsti dal governo Draghi per evitare colli di bottiglia capaci di rallentare l'attuazione del Piano. Il governo Meloni ha deciso, stando alla bozza del dl, di dare un'accelerazione in più, sforbiciando da 30 a 15 giorni i tempi per rendere operativi i poteri sostitutivi di Comuni e altri enti 'ritardatari'.