Il presidente del Cnel: “L’organismo nasce con l’obiettivo di raccogliere le istanze dei giovani sui principali temi del dibattito pubblico e in particolare sull’attuazione del Pnrr declinazione italiana del Next Generation Eu”.
“I giovani nel nostro Paese sono poco e male rappresentati per questo abbiamo iniziato l’istruttoria per l’istituzione di una consulta nazionale giovanile al Cnel i cui membri saranno designati attraverso una consultazione pubblica. L’organismo nasce con l’obiettivo di raccogliere le istanze dei giovani sui principali temi del dibattito pubblico e in particolare sull’attuazione del Pnrr declinazione italiana del Next Generation Eu”. Lo ha detto il presidente del Cnel, Tiziano Treu, durante il primo dei due incontri con le rappresentanze giovanili delle organizzazioni presenti al Cnel sul Futuro dell’Europa, svoltosi oggi a Roma.
“Si tratta di temi che abbiamo più volte posto all’attenzione del Parlamento e del Governo come l’incertezza previdenziale, il sostegno all’occupazione, in particolare ai neolaureati, la formazione professionale, incentivi alle giovani coppie. Negli ultimi due anni i giovani hanno rappresentato oltre il 60% degli 80mila partecipanti alle consultazioni pubbliche esprimendo posizioni ben definite”, ha aggiunto Treu. Come emerso anche dal XXIII Rapporto sul mercato del lavoro 2021 del Cnel, il tasso di occupazione nella classe di età 15-24 è passato dal 25,7% al 16,8% dal 2005 al 2020 con un divario rispetto alla media Ue-27 raddoppiato (da 7,4% nel 2005 a 14,7% nel 2020). Analoga dinamica per le fasce giovani-adulte. In particolare, nella classe 30-34 nello stesso periodo l’occupazione è scesa da 74,5% al 66,9% nel 2020, con divario quasi quadruplicato rispetto alla media europea (da 3,3% a 12,2%).