Dal Rapporto Inapp-Fondimpresa presentato oggi emergono delle criticità. Al dato positivo si accompagna infatti un elemento di forte negatività legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la formazione riguardante le tecnologie abilitanti di industria 4.0 non riesce infatti a stimolare cambiamenti nelle aziende del Mezzogiorno. L’essere formati in tale ambito al Sud sembra sortire effetti contenuti a parità di altre condizioni, diversamente da ciò che accade in Italia Centrale e Settentrionale dove si rileverebbero importanti cambiamenti a seguito di tali percorsi formativi.
“Ciò che negli ultimi studi si è riscontrato - affermano i ricercatori - è che i lavoratori formati in altre discipline come ad esempio 'sviluppo delle abilità personali e manageriali' riscontrano cambiamenti successivi anche e in particolare al Sud, invece, tutte le volte che le analisi tengono conto di formazione nell’ambito di tecnologie abilitanti, queste sembrerebbero scontrarsi con un contesto non ancora adatto a che il seme della formazione possa generare i suoi migliori effetti”.
“Una delle ragioni - osservano - potrebbe essere dovuta al gap di competenze di base dei lavoratori, che quindi non permette di effettuare uno scatto in termini di apprendimento ed effetti sul territorio Un altro ostacolo riguarda la scarsa dotazione infrastrutturale che in molti casi non consente di mettere a frutto tutto ciò che di nuovo si è appreso e anzi, talvolta costringe a ridurre il livello del percorso formativo stesso”.