"Il coinvolgimento attivo e partecipativo delle comunità nelle pratiche di sostenibilità è fondamentale. In questo viaggio, che sarà necessariamente lungo e impegnativo, ogni comunità territoriale potrà e dovrà essere fondamentale per quel passaggio da un’economia orizzontale dove si producono scarti e rifiuti in modo sempre più minaccioso per gli ecosistemi e la stessa qualità della vita, ad un’economia circolare dove lo scarto non è più tale, e come tale viene valorizzato e immesso nuovamente in un circuito di uso". Lo ha detto la viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova, intervenendo oggi all’evento promosso da Fondazione Cogeme 'Economia circolare. Opportunità e sfide alla luce del Pnrr'.
“Una delle sfide più grandi che l’intero settore della mobilità nazionale si accinge ad affrontare - ha detto ancora Bellanova - è ridurre significativamente il suo impatto ambientale e la sua impronta ecologica ricucendo divari territoriali e sociali, con un ruolo determinante nella produzione di nuova qualità territoriale, nella crescita economica e sociale, nella leadership globale del nostro paese e nella strategia nazionale che vede al centro, con pari dignità, i tre pilastri della sostenibilità: sociale, ambientale, economica. In questa direzione il Pnrr è un banco di prova che chiama a responsabilità l’intero Paese e tutti i corpi istituzionali e sociali. Non si tratta solo di spendere bene e nel tempo indicato le risorse, ma soprattutto di mettere in campo progetti che portino il Paese verso il nuovo modello di sviluppo che abbia nella sostenibilità e nell’economia circolare due straordinari driver. Sostenibilità, riduzione dei divari sociali e territoriali, inclusione sociale e fisica, vanno di pari passo", ha continua la viceministra.
Il 2022, ha poi sottolineato la Viceministra Bellanova, “è decisivo per l’attuazione del Pnrr: per questo, fissare le priorità e i target e monitorare i tempi di realizzazione delle singole misure previste, è fondamentale per il successo del Piano. Come Ministero, vogliamo affiancare i soggetti attuatori sia tramite un programma di formazione e aggiornamento del personale delle stazioni appaltanti, sia attraverso un sistema di monitoraggio innovativo in grado di prevedere in anticipo eventuali ritardi. Stiamo attuando le nuove linee guida del Cipess per la valutazione degli investimenti pubblici secondo una visione sistemica basata su indicatori di sostenibilità economica, sociale, ambientale. E d’altra parte proprio i due rapporti su “Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità” e “Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità” elaborati dalle Commissioni di studio istituite ad aprile 2021 e presentati venerdì testimoniano questo cambio di passo necessario e irreversibile, indicato inequivocabilmente anche dalla nuova denominazione che il Ministero ha assunto. Se è la sostenibilità ad orientare azioni, programmi, progetti, attuazione, significa che le diverse modalità di trasporto devono non solo garantire un contributo sostanziale alle criticità connesse al cambiamento climatico e ai divari territoriali, ma ambire a esserne la soluzione", ha concluso Bellanova.