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Consiglio regionale Abruzzo dà ok a Piano sociale da 425 milioni

Grazie ai fondi Pon inclusione, il React Eu e il Pnrr.

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25 febbraio 2022 | 08.53
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"Sono lieto dell’approvazione in Consiglio regionale, appena avvenuta, del Piano sociale regionale 2022-24 che porta in dote una cifra complessiva pari a circa 425 milioni di euro". A manifestare soddisfazione per l'obiettivo centrato è l’assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, che parla, per l'Abruzzo, di "un risultato frutto di un lavoro partito da lontano che ha fatto leva principalmente sul metodo della concertazione, su un costante confronto con gli interlocutori con i quali abbiamo condiviso il percorso di costruzione di questo fondamentale strumento programmatorio e sulla istituzione della cabina di regia che ci ha permesso di lavorare  con un nuovo metodo di programmazione, basato su condivisione e trasparenza".

Quaresimale si è detto particolarmente soddisfatto anche perché "per la prima volta è stato elaborato un piano estremamente dettagliato e in armonia con la normativa nazionale. In questo Piano triennale - ha ribadito l’assessore - per ognuna delle aree sociali vengono indicate, nel dettaglio, le risorse nazionali e regionali ordinarie corrispondenti così come vengono declinate quelle di carattere straordinario come il Pon inclusione, il React Eu e il Pnrr con una dotazione complessiva ad oggi 425 milioni di euro. Per la prima volta, - ha rimarcato Quaresimale - è stata data anche la giusta attenzione a tutte le categorie fragili con precisi riferimenti ad un sistema omogeneo di Leps, i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale oltre alla precisa indicazione delle risorse per la povertà, l’inclusione sociale, le persone fragili e disabili. Infine, - ha concluso l’assessore - il Piano sociale regionale è stato aggiornato e potenziato da uno specifico nomenclatore nazionale dei servizi alla persona e con una omogeneità programmatoria che consente a Comuni ed ambiti sociali di operare in un quadro estremamente chiaro pur tenendo conto delle specificità territoriali".

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