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A Napoli Piano comunale da 900 alloggi tra Scampia, Ponticelli, Taverna del Ferro

In linea con quanto previsto dal Pnrr, interviene in aree marginali e fortemente stigmatizzate per offrire una risposta al disagio abitativo con soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili

(Fotogramma)
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05 marzo 2024 | 08.06
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Il Comune di Napoli ha adottato il Programma Particolare per i nuclei familiari beneficiari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che verranno realizzati con i fondi del Pnrr a Scampia, a Taverna del Ferro e nel Campo BiPiani di Ponticelli. La delibera è stata approvata dalla Giunta comunale nella seduta di venerdì primo marzo su proposta del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto e dell’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta. Lo si legge in una nota del Comune.

Il Programma si inserisce nel piano di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale avviato dall’Amministrazione Manfredi. In linea con quanto previsto dal Pnrr il piano interviene in aree marginali e fortemente stigmatizzate per offrire una risposta al disagio abitativo attraverso soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili, che garantiranno ai residenti una migliore qualità della vita.

Una svolta, dunque, sia dal punto di vista abitativo che sotto l’aspetto della rigenerazione sociale. Strategico è anche il ruolo svolto dai nuclei familiari interessati, che sono direttamente coinvolti nella definizione dei progetti da realizzare. Questo consente di calibrare gli interventi in maniera da rispondere al meglio alle esigenze e alle aspettative della comunità locale. Il Programma Particolare, in linea con il Regolamento della Regione Campania sugli alloggi Erp, consente di offrire una sistemazione abitativa anche a famiglie che non risultino assegnatarie, ma che vivono proprio nei complessi che sono oggetto degli interventi di riqualificazione urbana. Negli alloggi che verranno progressivamente realizzati in ciascuna delle tre aree andranno a vivere i nuclei che attualmente risiedono nelle costruzioni da demolire, come risulta dai censimenti che la polizia locale ha effettuato nei mesi scorsi. Quanti non sono assegnatari avranno diritto ad una sistemazione temporanea nelle nuove case per un periodo massimo di tre anni, aderendo a un programma di monitoraggio per verificare il mantenimento del possesso dei requisiti di accesso al Programma.

“Si tratta di un passaggio fondamentale per la riqualificazione di quartieri fondamentali per la nostra Amministrazione che sta imprimendo una svolta sociale in condivisione con i residenti dei rispettivi territori. Garantire un alloggio degno a migliaia di persone, per troppo tempo lasciate nel degrado, risponde ad una storica necessità e rappresenta pienamente la modalità con cui trasformare la città dando priorità all'inclusione sociale", il commento del sindaco Gaetano Manfredi. “Nel lavoro che stiamo portando avanti per Scampia, Taverna del Ferro e i BiPiani di Ponticelli c’è tutto il senso dell’impegno della nostra amministrazione, che è volto a soddisfare esigenze complesse legate al disagio abitativo. In quest’ottica – ha affermato la vicesindaco Lieto – siamo particolarmente soddisfatti per aver individuato una soluzione che permetterà di avere una nuova casa anche a chi non è assegnatario, ma ha occupato un alloggio trovandosi in condizioni di necessità. Si tratta in questo senso di una politica innovativa che interviene su vaste aree di informalità abitativa provando a dare una risposta in termini di legalità e riconoscimento del diritto all’abitare a comunità che hanno a lungo sofferto condizioni severe di segregazione e marginalità sociale”.

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