Per il prossimo autunno-inverno, lo stilista imprime la sua visione con un focus interessante sugli accessori
Gucci non è solo cappotti ben costruiti, blazer spettacolari o tutine tailleur. Ma è anche, e soprattutto, accessori. Scarpe, gioielli e borse fanno la parte del leone sulla passerella per il prossimo autunno-inverno. Ed è questo il microcosmo in cui si muove bene Sabato De Sarno, che alla terza prova al timone della griffe scopre le carte, imprimendo il new deal del marchio di Kering.
Lo stilista, che ben poco ha in comune con il predecessore Alessandro Michele, a oltre un anno dalla nomina, emerge con la sua visione netta e pulita, per raccontare la donna che verrà, in particolare per quanto riguarda gli accessori: come la nuova borsetta a mezza luna, ispirata ai motivi equestri dell’archivio della griffe fiorentina e decorata da un nuovo logo. Ma soprattutto attraverso gli stivali da cavallerizza, vera chicca della collezione, con il gambale-cuissardes che li rende immediatamente sexy.
“Nella mia moda come nei miei sogni, l’esercizio è lo stesso - spiega De Sarno -. Cercare nelle pieghe un vuoto che vuole essere riempito”. Il suo intento, per questa stagione, racconta, è “cercare un piccolo gesto sovversivo” e “guardare le cose da una prospettiva diversa da quella che si dà per scontato sia la più adatta, non attenersi alle regole”. La rivoluzione targata De Sarno inizia dal capospalla, protagonista assoluto in passerella, che ora si allaccia sul retro, viene portato lunghissimo e ricoperto di paillettes e frange di cristalli.
Tanti i piccoli gesti anticonformisti citati dallo stilista, come i twin-set che non sono tali ma un pezzo unico. O ancora, i colori, “quelli brutti, quelli del cuore e quelli sbagliati”, tutti insieme. Si respira una sensualità sottile nel pizzo intarsiato con i ricami o i velluti o nelle sottovesti e nelle gambe fasciate dalle lunghissime cuissardes. La ragazza Gucci mostra oggi il suo lato seducente pur restando elegante e sofisticata.
“I miei sogni, così come la mia moda, dialogano sempre con il reale - sottolinea De Sarno -. Perché non sono alla ricerca di un altro mondo da abitare, piuttosto di modi per abitare questo mondo”. Nel complesso, l’impressione è che lo stilista si muova ancora con cautela, senza correre eccessivi rischi nonostante l’impegno concreto nel dare nuovo lustro ad alcuni capisaldi del marchio, come l’immancabile logo della doppia G inciso sui capi in pelle o la borsetta Jackie, simbolo in continua evoluzione della maison.
Del resto, le aspettative che gravano su De Sarno restano elevate e lui lo sa bene. Gucci ha generato nel 2023 ricavi pari a 9,9 miliardi di euro, in flessione del 6% e spetta al creativo la responsabilità di riportare l'etichetta fiorentina ai fasti del passato (vedi la fortunata parentesi dell’era Tom Ford). Lo stesso De Sarno, in una recente intervista rilasciata al magazine di MFF ha ammesso: “Dove voglio portare Gucci non lo so ancora ma so cosa voglio fare in questo momento”. Il nuovo corso è appena iniziato. (di Federica Mochi)