Luisa Beccaria: "Celebro grazia e forza delle donne"

Per la primavera-estate 2026 ode alla femminilità tra trasparenze, tailleur corsetto e chemisier

Tre look della sfilata di Luisa Beccaria per la primavera-estate 2026
Tre look della sfilata di Luisa Beccaria per la primavera-estate 2026
24 settembre 2025 | 20.46
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Nel cortile elegante di Palazzo Bovara, la luce di settembre fa da cornice alla primavera-estate 2026 di Luisa Beccaria, ‘Soul in Bloom-Atelier d’Été’: un invito alla rinascita, un’ode alla femminilità che sa essere fragile e forte allo stesso tempo. “La collezione è intitolata ‘Soul in Bloom’, un’anima che sboccia e si rigenera, che è un po’ il nostro augurio per le donne, soprattutto in questo momento - spiega Luisa Beccaria nel backstage -. Una bellezza che deve sempre partire da dentro e poi esprimersi all’esterno”.

I versi di Emily Dickinson “la speranza è quella cosa piumata che si viene a posare sull’anima” fanno da fil rouge allo show, trasformando la passerella in un giardino fiorito dove ogni look racconta un momento diverso della giornata di una donna. “La collezione desidera esprimere in chiave artigianale e sartoriale i vari momenti della giornata di una donna - sottolinea la stilista - con look per il tempo libero, per viaggiare, ma anche scelte più quotidiane. La nostra donna è affezionata alle nostre finiture e qualità e non vuole abbandonarle”.

La palette cromatica è un soffio di primavera: celeste e pervinca, rosa velato, verde prato, giallo sole, bianco puro e le sfumature dell’acqua mediterranea, fino ai tocchi di cielo notturno. I tessuti, tweed intrecciati e sfrangiati, organze, tulle impalpabili e moiré cangiante, restituiscono il savoir-faire couture che da sempre contraddistingue la maison. Di giorno, trasparenze e linee leggere vestono tailleur e completi corsetto abbinati a sottane ampie, chemisier con fiocchi in vita e capri pants fioriti. Lo swimwear, bikini e interi, riprende le stampe della collezione, che raccontano fiori e ramage tra realtà e astrazione.

Di sera, il sogno diventa ancora più etereo: abiti lunghi e midi in tulle ricamato, lampi di paillettes, ricami policromi su tuniche quasi sacrali e la baschina a corolla che richiama un petalo pronto a schiudersi. Completano il look scarpe laminate, borse di paglia e cappelli con nastri da annodare sotto il mento. Momento simbolico della sfilata, la presenza di Vialina Lemann, top model uzbeka e simbolo di empowerment femminile, voluta dalla stilista per rendere omaggio alle donne. Una chiusura potente per una collezione che, come un giardino d’estate, celebra la grazia e la leggerezza ma anche la forza e la resilienza dell’animo femminile. (di Federica Mochi)

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