Per il prossimo autunno-inverno, Gabriele Colangelo si ispira ai mosaici in un lavoro raffinato e pulito
E’ una donna rigorosa ma soft, che indossa capi dell’architettura fluida, quella tratteggiata da Giada per il prossimo autunno-inverno. “Sono partito dal motivo dei pavimenti di Villa Giulia, a Brescia, di epoca romana, realizzati a mosaico e caratterizzati da singolari tessere di forma ottagonale, elemento signature di Giada - spiega nel backstage il direttore creativo del brand, Gabriele Colangelo -. Una connessione che si esprime in tecniche di lavorazione che imitano quella del mosaico, come tasselli cuciti tra loro, in un lavoro artigianale molto intenso”. Il risultato è estremamente raffinato, tra lavorazioni geometriche che lasciano intravedere il corpo senza tuttavia esibirlo, forme precise e seducenti e gioielli che impreziosisco i capi, come le gocce in smalto e spirali d’oro che diventano piccole sculture sul corpo.
La collezione, presentata nella suggestiva cornice della Biblioteca braidense di Milano sulle note di Bjork e Tebedayeng, è un gioco di equilibri tra densità e trasparenza. La silhouette è verticale e decisa, con la vita segnata, mentre le spalle sono evidenziate da un movimento di flessione su blouson di pelle e cappotti sottilissimi. Giacche e gonne hanno forme morbidamente architettoniche, mentre la maglieria accarezza il corpo.Torna l'iconica borsa Mosaic, più morbida e con tessere più piccole, ai piedi le modelle esibiscono slingback e ankle boots dalla punta allungata.
“Ho usato tessuti double face, non c’è un dritto e rovescio - sottolinea Colangelo -. L’elemento di rotondità riecheggia sui tagli degli abiti” dalle scollature, ai colli turtleneck, fino ai tagli a cerchio e ai drappeggi che scoprono il corpo e lo lasciano libero”. La palette dei colori, in puro stile Giada, va dal bianco al nero con tocchi di argilla, sabbia, bordeaux, verde menta e verde matcha. (di Federica Mochi).