L'imprenditore calabrese eletto alla guida dell'associazione agrituristica promossa da Cia-Agricoltori Italiani
Mario Grillo è il nuovo presidente di Turismo Verde, l’associazione agrituristica promossa da Cia-Agricoltori Italiani. Imprenditore calabrese, di Camigliatello Silano, 48 anni, è stato proclamato oggi dall’Assemblea elettiva nazionale, riunita a Roma presso l’Auditorium Giuseppe Avolio.
Grillo, laureato in Scienze economiche e bancarie, è il titolare di un’azienda agricola e zootecnica “con cucina”, come ama definirla, in conduzione biologica da sempre, circa 150 ettari al 100% multifunzionali tra allevamento e agriturismo, fattoria didattica e sociale, vendita diretta e shop online. Attualmente è vicepresidente di Cia Calabria Nord e membro del board di Euromontana, l’associazione delle montagne europee. Ora sarà alla guida di Turismo Verde-Cia per i prossimi quattro anni, succedendo a Giulio Sparascio, al vertice negli ultimi due mandati.
“I 25.000 agriturismi diffusi sul territorio si confermano un’eccellenza dell’offerta turistica italiana -ha detto il neo presidente di Turismo Verde- il settore si è rimboccato le maniche e ha saputo reagire allo shock di mercato provocato dal Covid, mostrando una forte resilienza e, allo stesso tempo, la capacità di innovare la propria offerta di prodotti e servizi ai clienti, in linea con la richiesta di vacanze sempre più sostenibili e connesse alla natura, all’enogastronomia locale, al benessere, alle attività sportive e ricreative all’aria aperta".
"Così, dopo una pandemia costata al settore quasi l’intero guadagno annuale, ovvero più di 1 miliardo di euro, le strutture ricettive agricole hanno imboccato la strada della ripresa, confermata da un trend positivo quasi ininterrotto, compreso il sold-out della stagione estiva con 7 milioni di italiani presenti, fino all’ultimo ponte di Ognissanti”, ha continuato.
Ma per le strutture agrituristiche ci sono altri problemi da affrontare. “La bella stagione, finora, ha tenuto a bada l’emergenza caro bollette ma purtroppo adesso molti agriturismi rischiano di dover chiudere le porte almeno fino a Pasqua: costerà troppo, infatti, tenere aperte le strutture, soprattutto quelle più grandi, che hanno bisogno di molta energia per il riscaldamento, con cifre enormi non compensate dalla presenza dei turisti”, ha spiegato Grillo.
Una situazione difficile, con rincari di luce e gas triplicati rispetto a un anno fa e non più sostenibili per la maggior parte degli agriturismi del territorio. “Non è possibile aumentare i prezzi agli ospiti -ha aggiunto- per cui l’unica soluzione percorribile sembra essere quella di sospendere le attività fino a primavera".
"Ecco perché chiediamo al Governo di intervenire, con misure concrete e immediate di sostegno o ristoro, per evitare un nuovo stop del comparto, con effetti a cascata su agricoltori e famiglie”, ha aggiunto.
Restano i problemi legati alla burocrazia e alla rigidità degli strumenti per il reperimento di manodopera stagionale. “Bisogna andare verso una maggiore flessibilità del lavoro -ha sottolineato Grillo- senza tornare ai voucher, ma salvaguardandone la logica, che era di aiuto per le aziende e per gli addetti”.
Altrettanto importante, dopo un’estate segnata dalle difficoltà a reclutare personale di sala e in cucina, “riprendere la collaborazione con le scuole agrarie, alberghiere e del turismo, interrotte nei due anni di Covid, per utilizzare di più e meglio l’alternanza scuola-lavoro, oggi Pcto (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), con l’obiettivo di costruire specifiche convenzioni tra istituti e agriturismi", ha aggiunto il nuovo presidente di Turismo Verde. "Per questo, sollecitiamo il Ministero dell’Istruzione ad accelerare questo percorso, anche sostenendo progetti concreti: esemplari quelli con l’Alberghiero di Amatrice, per una rete condivisa di conoscenze e competenze, bagaglio formativo per i giovani e traino socio-economico sul territorio per bloccare lo spopolamento”, ha continuato.
Allo stesso modo, “sollecitiamo l’inserimento degli Agrichef in tutti gli Albi regionali delle figure professionali, come successo in Abruzzo, per coinvolgere le nuove generazioni e rilanciare ruolo e valore del cuoco contadino”. Insomma, ha continuato Grillo, “ci aspettiamo le istituzioni dalla nostra parte, per fare sistema con regioni e associazioni e dare il giusto sostegno al rilancio del turismo green”.
E Grillo, conversando con Adnkronos/Labitalia, ha sottolineato che "gli agriturismi sono uno strumento importante per creare quell'incremento al reddito delle aziende agricole che è fondamentale. E l'agriturismo può rappresentare un punto d'incontro tra giovani e agricoltura. Gli obiettivi sono tanti: a partire dal combattere la burocrazia e il caro-bollette. Soprattutto creare i sistemi che ci consentano di gestire i picchi di lavoro, quando personale non se ne trova. Un tempo c'erano i voucher, vogliamo strumenti nuovi e li abbiamo chiesti, insieme a Cia-Agricoltori italiani, all'Inps per far sì che possiamo lavorare in maniera serena", ha rimarcato ancora. "Siamo il Paese più bello del mondo, abbiamo il cibo più buono del mondo e l'agriturismo che lo propone nei piatti e nell'accoglienza ne è uno dei migliori testimonial", ha concluso.
Al neo eletto presidente di Turismo Verde, i primi auguri sono arrivati dal numero uno di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che ha chiuso l’Assemblea.
“L’agriturismo è uno degli asset strategici della nostra agricoltura -ha dichiarato- non solo salvaguarda l’immenso patrimonio enogastronomico dei territori, vera spina dorsale del Made in Italy, portando a tavola prodotti tipici e ricette tradizionali, ma al contempo tutela, valorizza e promuove le aree rurali del nostro Paese, garantendo la tenuta dei territori anche dal punto di vista del paesaggio e della biodiversità. Per questo, garantiamo il nostro impegno affinché le politiche nazionali ed europee riservino sempre adeguate risorse e misure al settore”.