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Infortuni: Inail, dalle nanotecnologie ai rider, cambia sistema tariffario

Infortuni: Inail, dalle nanotecnologie ai rider, cambia sistema tariffario
14 maggio 2019 | 14.45
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Dalle nanotecnologie ai rider, a quasi 20 anni dal nuovo aggiornamento, sono state fissate le nuove tariffe Inail dei premi di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, in vigore dal 1° gennaio 2019. La revisione tiene conto dell'evoluzione tecnologica e delle nuove modalità di organizzazione delle attività, incentivando anche l'adozione e il rafforzamento degli interventi di prevenzione. Questo l’argomento affrontato oggi al Forum Pa nel corso di un convegno.

“Il premio assicurativo - ha spiegato Agatino Cariola, direttore centrale rapporto assicurativo Inail - tiene conto delle finalità dell’Istituto, andando oltre la tutela dei rischi sul lavoro. Il premio assicurativo, rappresentato da un’aliquota che sintetizza il rischio di una determinata lavorazione nel tempo, non erano più in linea con l’evoluzione del mercato del lavoro e le nuove ‘missioni’ dell’Inail non erano considerate”.

“E’ stata elaborata - ha detto Fabrizio Benedetti, coordinatore generale Contarp-Inail - una nuova formulazione del nomenclatore tariffario, rendendolo più aderente agli attuali fattori di rischio, ridefinendo le lavorazioni già previste e istituendo nuovi voci di tariffa relative a lavorazioni ancora in fase di sviluppo e a nuove modalità organizzative del lavoro”.

“Ogni gestione - ha affermato - è suddivisa in 10 grandi gruppi, a loro volta articolati in altri sotto-gruppi. Le lavorazioni sono classificate in base alla corrispondente voce di tariffa relativa alla gestione nella quale è inquadrato il datore di lavoro. Nei casi di attività complesse e articolate in più lavorazioni espressamente previste dalla tariffa della relativa gestione, la classificazione delle lavorazioni è effettuata applicando per ciascuna lavorazione la corrispondente voce di tariffa. Se la lavorazione non è prevista dalla tariffa della gestione di riferimento, occorre procedere con l’analisi tecnica delle operazioni fondamentali che compongono la lavorazione per ricondurla a specifiche classificazioni tariffarie”.

Benedetti ha ricordato che “è stata introdotta una nuova voce di tariffa per le attività legate alla produzione di nanomateriali, un settore di produzione che si è sviluppato solo negli ultimi anni e per il quale si prevede una crescita anche nel prossimo futuro". "Altre novità rilevanti riguardano l’esplicitazione all’interno del nomenclatore dell’intero ciclo dei rifiuti e la previsione delle attività di consegna merci svolte in ambito urbani dai cosiddetti rider, con l’ausilio di veicoli a due ruote o assimilabili”, ha aggiunto.

“La nuova previsione tariffaria - ha concluso - riguarda anche l’attività di rigenerazione toner e cartucce di inchiostro. E’ stato, inoltre, creato un riferimento nuovo e specifico per le ditte che si occupano di decoinbentazione e bonifica di edifici contenenti amianto. Sono state poi aggiornate le declaratorie con l’inserimento dei trattamenti per il recupero del vetro”.

“Il tasso di tariffa, abbinato alla voce di lavorazione, è quel numero che applicato alle retribuzioni accertate per un determinato anno fornisce il premio per la copertura del rischio derivante dall’accadimento di infortuni e malattie professionali, un valore espresso per mille euro di retribuzione”, ha detto Silvia D’Amario, dirigente Inail, intervenendo al convegno sul cambiamento del sistema tariffario dell’Istituto. “Il tasso di tariffa - ha spiegato - è pari al rapporto tra oneri complessivi di competenza assicurativa del triennio di applicazione della tariffa e la massa retributiva ipotizzata per lo stesso periodo. I criteri di calcolo dei tassi di tariffa derivano dagli articoli 39 e 40 del dpr 1124 del 30 giugno 1965. Pertanto, il tasso di tariffa è calcolato in modo tale che il gettito premi fronteggi, oltre i costi per prestazioni economiche previste dalla legge, anche tutte le altre spese derivanti dall’accadimento degli eventi lesivi”.

“I tassi medi di tariffa - ha ricordato - sono stati calcolati considerando tutti gli oneri diretti, indiretti e per oscillazione tenendo sempre conto dei principi di solidarietà e mutualità. Tali principi hanno trovato applicazione attraverso l’invarianza del tasso per quelle voci che hanno registrato un incremento di tasso rispetto alla tariffa 2000 e attraverso il mantenimento, per tutti i settori tariffari, di una diminuzione del tasso medio in linea almeno con gli effetti riduttivi prodotti dalla legge di stabilità 2014. Nella determinazione degli oneri - ha precisato Silvia D’Amario - si è sempre seguito un approccio di massima prudenzialità in modo da garantire la tenuta tariffaria allo scadere del triennio di validità della tariffa”.

“Trascorsi i primi due anni - ha aggiunto - dalla data di inizio dell’attività, il tasso medio di tariffa è, ogni anno, suscettibile di un’oscillazione in riduzione o in aumento in relazione all’andamento degli infortuni e delle malattie professionali dell’azienda”. L’Inail, ha concluso, “in relazione agli interventi effettuati per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, può applicare al datore di lavoro, che sia in regola con gli adempimenti contributivi e assicurativi e con le disposizioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro, una riduzione del tasso medio di tariffa”.

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