Il presidente dell'Associazione: "Primo passo di un Piano più ampio, da estendere anche agli operatori del settore"
Il decreto legge detto 'Salva Casa' è "uno strumento sicuramente positivo, posto in essere dal governo Meloni e dal ministro Salvini in particolare, perché risponde a delle esigenze dei cittadini di regolarizzazioni. Così come è strutturato è un primo passo di un Piano più ampio, perché la materia è complessa e quindi viene visto come un inizio di un iter di semplificazioni proprio per il cittadino ma che si dovrà estendere anche agli operatori del settore che proprio focalizzano l'attenzione sul tema della casa". Così, con Adnkronos/Labitalia, Paolo Crisafi, presidente di Remind, l'associazione portavoce del comparto immobiliare allargato agli altri settori produttivi della Nazione, commenta il decreto sulla casa varato dal governo.
Secondo Crisafi, il decreto "sicuramente agevolerà le compravendite, e cittadini all'interno della propria abitazione per essere più funzionali e anche essere in regola". Un primo passo che, secondo Crisafi, in edilizia dovrà essere seguito da altri interventi. "Sicuramente dobbiamo agire sul Testo unico, va proprio riformato, semplificato, modernizzato, attualizzato perché le esigenze sono cambiate sia da parte dei professionisti sia degli operatori che dei cittadini nelle loro abitazioni", ribadisce.
"Abbiamo visto con il Covid come, ad esempio, è cambiato -aggiunge- anche il nostro modo di essere a casa. Dobbiamo cercare di agevolare la qualità della vita delle persone all'interno dei propri immobili, dei propri spazi. E l'orientamento del governo è proprio di essere rigoroso da un lato e dall'altro di cercare di venire incontro laddove possibile", sottolinea. "E come Remind -aggiunge- abbiamo proprio un 'pensatoio' dove mettiamo insieme imprese, istituzioni e esponenti della società civile per cercare di ascoltare e poi di porre rimedio" alle criticità esistenti.
E per Crisafi nel settore la riflessione deve essere complessiva e allargarsi ad altri ambiti. "Bisogna cercare di parlare sempre -sottolinea- con l'Europa, con le normative europee".
E facendo un parallelo tra il decreto salva-casa e quello europeo delle cosiddette 'case green' Crisafi sottolinea che "questi provvedimenti tra di loro si devono parlare perché è sempre la stessa tematica: la casa, quindi la dobbiamo mettere in sicurezza, la dobbiamo regolarizzare, la dobbiamo efficientare, la dobbiamo rendere fruibile al cittadino. E quindi questo coordinamento è un primo passo di una serie di disposizioni, una serie di misure che il governo sta valutando e per le quali noi stiamo cercando di dare un contributo affinchè si 'parlino' tra di loro", sottolinea.
Per Crisafi, negli anni "è mancata questa visione di sistema e purtroppo andiamo sempre sull'emergenza o sulle esigenze. È fondamentale invece avere questa visione sia di sistema, sia di lungo periodo, ma con un percorso che sia sequenziale", conclude.