Il monito: 434 decreti attuativi rischiano di rimanere al palo
"Sicuramente il nuovo governo avrà l’importante compito di continuare il percorso iniziato dal governo Draghi auspicando innanzitutto che sia rispettato sui mercati internazionali dove invece la figura dell’attuale premier ha un appeal altissimo. Le sfide che attendono il prossimo esecutivo dovranno partire dalle riforme, necessarie al fine di rispettare anche i target e milestone del Pnrr, a partire da quella fiscale e quella giudiziaria". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia Giuseppe Arleo, coordinatore dell’Osservatorio Next Generation di Competere.eu.
"Un fisco più equo e attrattivo - spiega - per coloro che hanno imprese o che vogliono avviare una attività rappresenterebbe una prima grande “rivoluzione” dopo anni di promesse pressoché mai mantenute. Parimenti i tempi rapidi e giusti della giustizia sono alla base di qualsiasi senso civico oltre che economico e attrattivo per gli investitori esteri".
"Il mondo del lavoro - sottolinea Arleo - rappresenta una ulteriore sfida da affrontare, i salari purtroppo alla luce della grande inflazione presente sono ancora meno sufficienti rispetto al passato e agire con una attenta politica fiscale rappresenterebbe anch’essa una risposta necessaria di cui i lavoratori hanno bisogno".
"La fine anticipata del governo Draghi - sostiene - mette in grande apprensione gli impegni in corso e quelli dell’immediato futuro, basti pensare che rischiano di rimanere al palo 434 decreti attuativi necessari per rendere operativi i provvedimenti legislativi tra cui spiccano quelli del Dl Aiuti bis, Its, Pnrr 2 e credito d’imposta formazione 2.0. Sarebbe davvero importante, come si può facilmente intuire, cercare di avere un ritmo serrato come finora avuto dal premier, anche grazie ad una nuova organizzazione a Palazzo Chigi con la figura di un referente per ciascuna amministrazione coordinata dall’Ufficio del programma di Governo, che ha portato all’approvazione del 74,9% di provvedimenti attuativi".
"Il nuovo esecutivo - spiega - sicuramente non avrà il lusso di un 'periodo di rodaggio' e dovrà costituirsi in rapidissimo tempo visti gli impegni a brevissimo termine assunti con il Pnrr, le scadenze imposte dai vari target e milestone e la necessità delle riforme da attuare".
"Oltre a questi impegni già assunti - auspica Arleo - dovrà prestare grandissima attenzione alla 'quotidianità' degli italiani condizionati da una inflazione ai massimi e oggi alle prese con rincari pressoché ovunque a partire dai beni di consumo all’energia elettrica al carburante che sicuramente necessitano di risposte veloci e concrete".
"La fine anticipata del governo Draghi - osserva - mette in grande apprensione gli impegni in corso e quelli dell’immediato futuro, basti pensare che rischiano di rimanere al palo 434 decreti attuativi necessari per rendere operativi i provvedimenti legislativi tra cui spiccano quelli del Dl Aiuti bis, Its, Pnrr 2 e credito d’imposta formazione 2.0. Sarebbe davvero importante, come si può facilmente intuire, cercare di avere un ritmo serrato come finora avuto dal premier, anche grazie ad una nuova organizzazione a Palazzo Chigi con la figura di un referente per ciascuna amministrazione coordinata dall’Ufficio del programma di Governo, che ha portato all’approvazione del 74,9% di provvedimenti attuativi".
"Il nuovo esecutivo - spiega - sicuramente non avrà il lusso di un 'periodo di rodaggio' e dovrà costituirsi in rapidissimo tempo visti gli impegni a brevissimo termine assunti con il Pnrr, le scadenze imposte dai vari target e milestone e la necessità delle riforme da attuare".
"Oltre a questi impegni già assunti - auspica Arleo - dovrà prestare grandissima attenzione alla 'quotidianità' degli italiani condizionati da una inflazione ai massimi e oggi alle prese con rincari pressoché ovunque a partire dai beni di consumo all’energia elettrica al carburante che sicuramente necessitano di risposte veloci e concrete".