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Fiere, al Summit del gioiello italiano di Arezzo l’eccellenza italiana guarda al futuro

Organizzato da Italian Exhibition Group

Fiere, al Summit del gioiello italiano di Arezzo l’eccellenza italiana guarda al futuro
01 dicembre 2023 | 19.23
LETTURA: 7 minuti

Giovani, sinergie e sostenibilità per promuovere l’eccellenza italiana, protagonista nella catena del valore mondiale della jewellery. Questi i temi che hanno animato il Summit del Gioiello Italiano, organizzato da Italian Exhibition Group (Ieg) con il Comune di Arezzo, la Camera di commercio di Arezzo-Siena e Arezzo Fiere e Congressi, che si è appena concluso all’Auditorium aretino. Nato nel 2021 grazie alla compartecipazione dei protagonisti del settore orafo e delle associazioni di categoria, il Summit del Gioiello, giunto alla sua terza edizione, si conferma l’evento di riferimento per l’industry che, a fine anno, si riunisce nel cuore del distretto orafo più importante d’Europa per fare un bilancio di quanto accaduto e delineare nuove strategie. Mercato, export, formazione, passaggio generazionale e sostenibilità: nell’agenda del Summit le tematiche chiave, le sfide e le opportunità per la filiera nazionale.

"Con il Summit del Gioiello Italiano, Italian Exhibition Group intende rafforzare il legame con i distretti produttivi orafi d'Italia - ha dichiarato Maurizio Renzo Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group - e in particolare con quello di Arezzo, con cui Ieg condivide progettualità e iniziative di primo piano, come la fiera Oroarezzo, che valorizza il meglio dell’oreficeria e delle tecnologie Made in Italy nel mondo. Il Summit rappresenta una conferma del nostro impegno per rendere sempre più rilevante il ramo aretino all’interno delle nostre manifestazioni orafo-gioielliere e un ulteriore passo in avanti nella collaborazione tra il Gruppo e l'industria del territorio, oltre che un riconoscimento dell’importanza strategica che il distretto toscano gioca nel rafforzamento della competitività dell’industry italiana dei preziosi sul mercato globale".

Il futuro è stato il protagonista indiscusso della terza edizione dell’evento aretino, che ha visto diversi momenti dedicati alle nuove generazioni e al loro avvicinamento al settore. Tra questi, la presentazione di un progetto di Confartigianato per l’erogazione di borse di studio del valore di 500 euro a favore degli studenti più meritevoli delle scuole medie del territorio che nel 2024 sceglieranno percorsi formativi in campo orafo. Luca Parrini, presidente nazionale Confartigianato Orafi e Argentieri, ha rimarcato il bisogno di manodopera con competenze professionali: solo per il territorio aretino si parla di oltre 1.000 imprese.

Tema sottolineato anche da Massimo Guasconi, presidente Camera di commercio Arezzo-Siena: "Avere in azienda figure professionali qualificate rappresenta oggi una condizione irrinunciabile per espandersi su nuovi mercati". Secondo Daniele Grassucci, co-founder e direttore di Skuola.net, il settore ha un grande potenziale attrattivo ancora inespresso nei confronti dei giovani talenti: dalla rilevazione che Skuola.net ha realizzato per Federorafi con il supporto di Ieg, quasi 1 studente delle scuole secondarie su 3 sarebbe interessato ad una carriera in questo comparto. "C’è da vincere una convinzione, molto diffusa, che i mestieri tecnico-pratici non possano garantire un buono status economico-sociale a chi li pratica. Non è assolutamente così: bisogna solo raccontarlo ai diretti interessati", ha dichiarato Grassucci.

All’evento è stato consegnato anche il premio Miglior Design 2023 della categoria Talents del concorso Première di Oroarezzo, vinto da Marta D’Ambrosio, studente presso l’Istituto Orafo Margaritone di Arezzo, con un collier d’opale circondato da raggi tempestati di pietre colorate. L’evento è stato l’occasione per fare il punto sugli scenari economici e sulle prospettive industriali della filiera orafa italiana. Un settore che, come ha sottolineato Giordana Giordini, presidente Orafi Confindustria Toscana Sud, sta per chiudere l’anno all’insegna della stabilizzazione, dopo le percentuali di crescita record registrate nel periodo post covid. Per affrontare le sfide del presente, sono tre i fattori su cui puntare: crescita dimensionale, heritage, inteso come cultura, tradizione, creatività e design, e internazionalizzazione.

"In quest’ottica una leva molto importante è il supporto di Agenzia Ice che in questi ultimi anni ha messo a punto molte iniziative di grande impatto per le nostre imprese, ad esempio con la Gdo degli Stati Uniti, e con la quale intraprenderemo analoghe iniziative in Francia, Gran Bretagna, Giappone e Canada. Allo stesso tempo si stanno valutando nuovi mercati come quelli africani che saranno la prossima frontiera del Made in Italy"; ha dichiarato Giordini, che ha ricordato l’importanza della comunicazione e della narrazione del gioiello italiano all’estero. L’internazionalizzazione è stata al centro dell’intervento del direttore Centrale per i Settori dell'Export di Ice Agenzia, Maurizio Forte: "L'Agenzia Ice conferma il supporto a questo importante pilastro del Made in Italy, consolidando la presenza delle imprese italiane nei mercati esteri e potenziando gli inviti dei buyer internazionali alle principali manifestazioni fieristiche in Italia, in stretta collaborazione con le associazioni di categoria e i partner fieristici". In questo quadro, ha sottolineato Forte, Oroarezzo rappresenta un appuntamento di riferimento per la manifattura Made in Italy dell’oro e del gioiello.

Al centro del Summit anche le associazioni del settore, che hanno sottolineato l’importanza delle sinergie e della condivisione di esperienze e buone pratiche tra i diversi attori della filiera, come ha dichiarato Arduino Zappaterra, presidente Cna Orafi nazionale, che ha evidenziato la necessità di un maggiore dialogo tra i distretti, "per creare un sistema integrato di formazione, ricerca e innovazione, che possa garantire la continuità del saper fare artigiano e la competitività del settore". In primo piano anche la necessità di attuare un rinnovamento all’interno delle associazioni. Proprio per raggiungere questo obiettivo, è stato creato il Gruppo Giovani Federpreziosi. "Una compagine di imprenditori under 42 che costituisce il nostro passaggio generazionale. Abbiamo ritenuto che un incontro di questo livello fosse il palcoscenico ideale per concentrarci sul futuro", ha detto Stefano Andreis, presidente nazionale Federpreziosi.

La sostenibilità è stata un altro tema portante del Summit del Gioiello Italiano 2023. Vincenzo Aucella, presidente Assocoral e vicepresidente di Federpreziosi Confcommercio, ha raccontato gli ultimi progetti e le novità per la filiera del corallo. Un materiale che, fino a 30 anni fa, veniva pescato in maniera meccanica, raschiando gli scogli, mentre oggi si raccoglie in tutto il Mar Mediterraneo seguendo delle regole specifiche: stagionalità, numero limitato di licenze, quantità giornaliere e stagionali stabilite di raccolta, tracciabilità. "Nel 2019 - ha spiegato Aucella - ci siamo posti come obiettivo quello di non far perdere questa tracciabilità. Nasce così il marchio collettivo MadeinTorredelGreco. Un marchio che al momento conta 35 certificatori e, a 14 mesi dal lancio, 1.067 certificati emessi".

Al termine del Summit, Corrado Peraboni, amministratore delegato Ieg, e Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion Ieg, hanno presentato gli appuntamenti del 2024 di Italian Exhibition Group per l’industry dell’oro e del gioiello. Si parte a gennaio, dal 19 al 23, con Vicenzaoro January, T.Gold e VO Vintage, alla fiera di Vicenza, per poi spostarsi nel quartiere fieristico aretino con Oroarezzo, dall’11 al 14 maggio 2024. Dall’11 al 14 luglio è la volta di Sije, al Marina Bay Sands Expo & Convention Centre Singapore, mentre dal 6 al 10 settembre si torna a Vicenza con Vicenzaoro September e VO’Clock Privè. Ultimi appuntamenti del 2024: Valenza Gem Forum, 10 ottobre al Teatro Sociale di Valenza; Jgt in Dubai, dal 12 al 14 novembre al Dubai Exhibition Centre (Dec); Summit del Gioiello Italiano, inizio dicembre 2024 ad Arezzo.

"Il Summit del Gioiello italiano - ha spiegato Corrado Peraboni, amministratore delegato Ieg - è un tassello essenziale dell’agenda di Italian Exhibition Group, che negli ultimi anni ha consolidato la leadership nell’organizzazione degli eventi B2B del settore orafo in Italia e all’estero, grazie a un programma mirato di acquisizioni. L’appuntamento, insieme a Oroarezzo, si posiziona così in una piazza di business globale, che unisce Oriente e Occidente, con un presidio dei mercati che si estende dal Middle East all'Asia occidentale, dall'India all'Africa. Un evento al quale partecipano tutte le rappresentanze istituzionali della filiera del gioiello e che rispecchia la mission del Gruppo: essere il community catalyst al servizio degli operatori, del business, dei media, delle istituzioni e delle scuole di ogni settore a cui si dedica. Per promuovere lo sviluppo dell’industria e dell’economia italiana valorizzando le eccellenze della nostra manifattura, un settore che vede il distretto orafo aretino tra i suoi protagonisti".

"Il Summit - ha sottolineato Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion Ieg - è un evento dedicato alla promozione del settore e al confronto tra i protagonisti della filiera, per rispondere in modo puntuale alle istanze e alle sfide che il tessuto industriale si trova chiamato a gestire. Quest’anno, oltre alle testimonianze dal mondo associativo, riunito per presentare le tante iniziative messe in atto per favorire l’ingresso di nuovi talenti nel settore, abbiamo aperto le porte del Summit a 100 ragazzi di istituti tecnici e licei artistici della provincia aretina. Un’iniziativa per promuovere concretamente il dialogo tra due mondi, quello della formazione e quello della produzione, troppo spesso lontani, a beneficio della filiera orafa e delle nuove generazioni".

Sono inoltre intervenuti nei panel del Summit: Steven Tranquilli, direttore Federpreziosi Confcommercio, Francesco Ponzi, Ponzi Gioielli e coordinatore del gruppo Giovani Federpreziosi, Simone Haddad, AB World; oltre ai saluti istituzionali di Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo, Nicola Carini, vicepresidente Provincia di Arezzo, e Alessandra Joseph, consigliere di amministrazione Arezzo Fiere e Congressi. Alla premiazione del Miglior Design 2023 della categoria Talents del concorso Premiere di Oroarezzo, presenti anche Beppe Angiolini, Art Director di Oroarezzo, e Mauro Benvenuto, presidente Cna Orafi Arezzo, in rappresentanza della Consulta Orafa di Arezzo. Per questa terza edizione del Summit, sono stati coinvolti gli studenti delle seguenti scuole del territorio aretino: Istituto Istruzione Superiore 'G.Giovagnoli' di Sansepolcro, Istituto Istruzione Superiore "B. Varchi" di Montevarchi, Istituto Istruzione Superiore 'Giovanni da Castiglione' di Castiglion Fiorentino, Liceo Piero della Francesca di Arezzo, Isis Margaritone di Arezzo, Istituto Omnicomprensivo 'G.Marcelli' Foiano della Chiana, Università di Siena, Campus di Arezzo.

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