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Design: Talenti compie 20 anni, outdoor made in Italy tra design e tecnologia

Intervista a Edoardo Cameli, direttore commerciale del brand

Design: Talenti compie 20 anni, outdoor made in Italy tra design e tecnologia
23 febbraio 2024 | 13.57
LETTURA: 7 minuti

Compie 20 anni Talenti, il marchio di arredo design outdoor fondato dalla famiglia Cameli, e dimostra come il modo di fare impresa italiano continui ad essere un modello di successo, attraversando le crisi per uscirne rafforzati. Come durante la pandemia, quando ha puntato a investire e non ad attendere. A descrivere il segreto di questo successo e le potenzialità dell’imprenditoria italiana è Edoardo Cameli, direttore commerciale di Talenti e figlio del fondatore, considerato uno dei giovani imprenditori più promettenti del settore.

"Quando mio padre fondò l’azienda nel 2004 - racconta - aveva in mente un’idea, una visione, e non ha mai nascosto le sue ambizioni. Circondandosi di 'Talenti' aveva proprio l’obiettivo di dare vita a qualcosa di nuovo, qualcosa che resistesse nel tempo, che fosse indenne ai cambiamenti ma che allo stesso tempo riuscisse ad anticiparli. Il modo di fare impresa in Italia è questo, è la forza di un progetto che supera gli ostacoli e si impone sul mercato grazie alla qualità e alla passione. Sono passati 20 anni, ma sembra ieri che prendevano forma le prime collezioni di mobili da giardino. Esperimenti, cambi e rischi che hanno dato i loro frutti grazie al lavoro di un team. Il 2023 è stato un anno di consolidamento con una crescita di fatturato solida e sempre in controtendenza rispetto a un settore che ha subito un po’ le crisi internazionali".

Nonostante il complicato contesto internazionale, il design made in Italy resiste e si sviluppa. "Il modo di fare impresa degli italiani - sottolinea - è diverso da quello di chiunque altro. Il made in Italy del design è da sempre un punto di riferimento, ma, contrariamente a ciò che è avvenuto in altri campi, non è mai stato messo in discussione il ruolo dominate del nostro paese. Da un lato, la capacità di attrarre su di sé, in particolare Milano, l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori e non solo, dall’altro la potenza di marchi d’eccellenza, tra cui oggi sta a pieno titolo anche Talenti. Abbiamo solo 20 anni ma ci siamo ritagliati un posto di rilievo puntando proprio sull’italianità, su ciò che rende unico un prodotto italiano: qualità, cura del dettaglio, estetica e durabilità".

Internazionalizzazione e personalizzazione sono un cavallo di battaglia dell’arredo italiano. "Se i numeri sono importanti, fondamentale - sostiene Cameli - è anche sottolineare il posizionamento globale del brand che è tra le ragioni di questo successo. Le difficoltà nelle esportazioni di questo periodo non hanno intaccato la capacità di Talenti di arrivare ovunque potendosi avvalere di una fitta rete distributiva in oltre 67 paesi. Il 60% del fatturato proviene, infatti, dai mercati internazionali con in testa Francia, Stati Uniti, Emirati Arabi, Oceania e con tutto il Vecchio Continente in crescita costante. L’Italia resta il mercato principale, rappresentando da solo il 40% del fatturato".

"Fondamentale per noi - afferma - la creazione di un legame forte con i territori: in questi ultimi anni infatti abbiamo aperto diversi showroom e flagship store in diversi paesi. Dalla Spagna al Belgio, dall’Olanda alla Francia dove abbiamo sperimentato con successo la formula del Talenti Studio. Si tratta di una location dedicata ad architetti e addetti ai lavori dove accompagnare, passo a passo, il progettista nella realizzazione del suo ambiente outdoor perfetto. Il contatto personale è la chiave per il successo insieme a una profonda conoscenza delle differenze intrinseche dei vari mercati. Da li la possibilità di personalizzare, rendere ogni prodotto tailor-made a seconda della situazione e del cliente. In questo noi italiani siamo maestri".

E lo sguardo è puntato sulla Milano Design Week. "Nonostante le crisi, non abbiamo mai smesso di scommettere sul Salone del Mobile quale evento catalizzatore e i numeri ci hanno dato ragione. Anche quest’anno saremo in prima fila, sia in fiera che fuori con tante, tantissime novità", annuncia il direttore commerciale di Talenti.

Il mercato dell’outdoor è cambiato in questi anni e nuovi trend si impongono. "Quando, 20 anni fa, nasceva Talenti - osserva - il nostro motto era portare l’eleganza dell’interior anche in esterno. Ora lo vogliono fare tutti. Il pubblico è diventato quindi molto esigente, sia dal punto di vista estetico che pratico. È difficile ipotizzare quali saranno i prossimi trend. Probabilmente, un ruolo fondamentale lo avranno i materiali soprattutto legati al tema della sostenibilità. Molto del nostro futuro, del futuro dell’outdoor, si giocherà nel saper controllare la filiera produttiva senza rinunciare alla cura del dettaglio, un modus operandi che sempre ci ha contraddistinto da sempre. Sicuramente il mercato richiede il legno in maniera crescente ed è proprio per questo che abbiamo introdotto un nuovo catalogo interamente costituto da collezioni in legno".

"Un altro trend - prosegue Cameli - potrebbe essere quello di immaginare un vivere outdoor più completo possibile. Abbiamo infatti già ampliato le aree living, dining e relax outdoor con la nostra cucina outdoor, che diventa sempre più un ambiente cucina, piuttosto che un’area cooking, quindi estremamente richieste armadiature, complementi e scaffalature. un po’ come abbiamo iniziato a fare anche noi con la nostra cucina Tikal realizzata con Nicola De Pellegrini. Soprattutto nei paesi con un clima mite, sempre più attività quotidiane si sposeranno all’aria aperta con giardini e terrazze che diventeranno ancor più protagonisti. Prevedo un crescente successo di daybed e strutture in grado di garantire relax e assicurare l’intimità familiare in ambito contract".

Il contatto diretto con il cliente è un altro punto di forza e a Milano è in arrivo un nuovo FlagShip nelle prossime settimane. "Lo spazio, di oltre 500 Mq, sarà nella centralissima via Manzoni, la via della moda, che ultimamente sta cambiando pelle. Rispetto a Brera e via Durini, ad esempio, Manzoni è una via più marcatamente legata al segmento luxury. Abbiamo trovato il giusto compromesso tra spazio e visibilità, ma il nostro non sarà solo un negozio ma anche una location dove vivere un’esperienza immersiva a 360 gradi. Progettare, sperimentare, toccare con mano i materiali, tutto questo e molto altro per poter permettere al cliente di immaginare un sogno estetico e concretizzarlo", assicura il direttore commerciale di Talenti.

E Talenti è in campo anche per rispondere all’emergenza climatica. "Per noi il cambio climatico - dice Cameli - non è un argomento astratto, ma un tema molto concreto. Come azienda di design outdoor, proponiamo prodotti che trasmettano benessere e questo è possibile solo salvaguardando il pianeta. Non c’è benessere, non c’è relax senza sostenibilità. Da sempre abbiamo dedicato tempo e risorse alla ricerca e allo sviluppo sia dal punto di vista delle forme che dei materiali. Quando Talenti pensa ad un prodotto, già nella fase del concept, la volontà è quella di creare un progetto di qualità e duraturo. In questi ultimi anni, ci siamo concentrati sulla creazione e sull’utilizzo di materiali che fossero sempre più sostenibili sotto due punti di vista. Il primo, che fossero rispettosi dell’ambiente che ci circonda, sia dal punto di vista del loro reperimento che del ciclo di lavorazione. Dall’altro, che potessero essere duraturi in modo da allungare la vita dei prodotti ed evitare quell’eccesso consumista che è alla base dello spreco di risorse".

"La nostra offerta in termini di prodotti green è davvero completa - fa notare - e non ha eguali nel settore. Talenti si affida a fornitori che condividono la stessa visione dell’azienda stessa: ogni componente viene progettato, pensato e destinato per durare nel tempo poiché il brand ha la ferma convinzione che la longevità del prodotto e quindi dei materiali che lo compongono sia già un primo passo deciso lungo il percorso di sviluppo sostenibile e verso la sostenibilità in termini più generali. Ad esempio, materiali come l’alluminio, i legni Accoya e Teak o il Vitter, hanno caratteristiche sostenibili innate sia dal punto di vista della produzione che dalla possibilità di essere riciclati. Aspetto che abbiamo cercato con forza soprattutto nell’ambito dei tessuti".

"Abbiamo introdotto, infatti, per tutti i rivestimenti, un tessuto completamente green ottenuto dal riciclo di bottiglie in Pet post-consumo e ulteriormente riciclabile al termine del suo utilizzo. 100% Made in Italy e a km0, il nuovo tessuto è realizzato con un processo produttivo e meccanico unico nel suo genere. Le bottiglie di plastica vengono infatti trasformate in polimeri, e quindi in filato di Pet riciclato, senza l'utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero essere pericolose per l'ambiente. L'utilizzo di poliestere riciclato, che richiede un minor numero di passaggi di lavorazione, si traduce in un minor consumo di energia e acqua durante il processo produttivo, con una conseguente riduzione importante delle emissioni di carbonio", conclude il direttore commerciale di Talenti.

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