Il Presidente: "Invieremo caccia di quarta generazione e formeremo una brigata francese ma non vogliamo un'escalation"
La Francia fornirà all'Ucraina caccia di quarta generazione 'Mirage 2000' e addestrerà piloti ucraini in territorio francese. Non solo: l'impegni di Parigi a sostegno di Kiev nella guerra contro la Russia va oltre. "Vogliamo formare una brigata francese" in Ucraina, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di una intervista alle tv francesi Tf1 e France 2.
''La sfida - ha chiarito Macron - è addestrare 4.500 soldati ucraini, equipaggiarli, addestrarli, difendere il loro territorio'' e costituire una ''brigata francese'', ha aggiunto senza parlare in modo specifico di soldati francesi in Ucraina.
''La Francia sta aiutando gli ucraini a resistere ma non vogliamo un'escalation. Molto concretamente, lanceremo una nuova collaborazione e forniremo i Mirage 2000-5 e ci offriremo di addestrare i piloti", ha ribadito Macron.
"Il presidente ucraino" Volodymyr Zelensky, "il suo ministro della Difesa, hanno invitato tutti gli alleati ad addestrare i soldati più rapidamente", ha detto il capo dell'Eliseo. ''Bisogna chiedersi se questo sia un fattore di escalation. La risposta è no", ha aggiunto.
Macron si conferma in prima fila nel sostegno all'Ucraina. Il presidente francese, negli ultimi mesi, è stato protagonista di 'accelerazioni' verbali, arrivando a ipotizzare l'invio di soldati in Ucraina in caso di emergenza totale, legata ad un eventuale sfondamento russo della linea del fronte.
La scorsa settimana, il leader transalpino ha preso chiaramente posizione a favore dell'impiego delle armi francesi per colpire obettivi militari russi. "Siamo con gli ucraini - ha detto ancora - e l'Ucraina può colpire gli obiettivi" corrispondenti alle zone "da cui sono stati lanciati missili" verso la regione di Kharkiv, presa di mira dalla Russia nell'ultimo mese. "Vietiamo di colpire civili con le nostre armi", ha affermato ancora.
Una linea rossa paragonabile a quella tracciata anche dagli Stati Uniti e 'rinfrescata' dal presidente Joe Biden in un'intervista al network Abc. Kiev ha ottenuto anche l'ok Usa per colpire obiettivi militari in territorio russo nei pressi del confine con armi fornite da Washington. Il via libera americano, in particolare, non consente di lanciare missili Atacms - capaci di raggiungere obiettivi a 300 km di distanza - verso la Russia.
Gli ucraini "sono autorizzati" ad usare le armi americane "in prossimità del confine", in territorio russo, quando ci sono attacchi contro "target specifici" in Ucraina, ha detto Biden, secondo cui "non stiamo autorizzando attacchi 200 miglia dentro la Russia né attacchi su Mosca, sul Cremlino".