"Non stiamo autorizzando attacchi 200 miglia dentro la Russia né attacchi su Mosca, sul Cremlino"
L'Ucraina non può utilizzare le armi fornite dagli Usa per colpire Mosca o il Cremlino. Vladimir Putin è un dittatore che fatica a controllare la Russia. Sono due passaggi dell'intervista che Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, rilascia all'Abc presso il cimitero americano in Normandia in occasione dell'80esimo anniversario del D-Day.
Nelle anticipazioni diffuse dal network, Biden si sofferma sul tema del momento in relazione alla guerra in Ucraina. Kiev ha appena ottenuto l'ok dei partner occidentali per utilizzare le armi fornite dalla Nato per colpire obiettivi militari in territorio russo nei pressi del confine. Il via libera americano, in particolare, non consente di lanciare missili Atacms - capaci di raggiungere obiettivi a 300 km di distanza - verso la Russia.
Gli ucraini "sono autorizzati" ad usare le armi americane "in prossimità del confine", in territorio russo, quando ci sono attacchi contro "target specifici" in Ucraina, dice Biden, secondo cui "non stiamo autorizzando attacchi 200 miglia dentro la Russia né attacchi su Mosca, sul Cremlino".
Putin, rispondendo ieri alle domande delle agenzie internazionali, ha ribadito che "la fornitura di armi ad alta precisione all'Ucraina per attacchi sul territorio russo costituisce una partecipazione diretta a questa guerra".
Le parole del presidente russo costituiscono un motivo di preoccupazione? "Lo conosco da oltre 40 anni, è motivo di preoccupazione da oltre 40 anni. Non è una persona con dignità. E' un dittatore e sta lottando per assicurarsi di tenere unito il suo Paese mentre continua a portare avanti quest'aggressione" all'Ucraina." Noi non parliamo di fornire armi per colpire Mosca o il Cremlino", ripete Biden, ribadendo che le armi americane vengono utilizzate per colpire "appena al di là del confine", da dove "vengono sferrati attacchi significativi dai russi con armi convenzionali contro l'Ucraina e per uccidere ucraini".