cerca CERCA
Lunedì 25 Novembre 2024
Aggiornato: 19:30
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Maxi scambio di detenuti tra Russia e Occidente, tra questi Gershkovich e Whelan

Liberi anche Kara-Murza e Alsu Kurmasheva. Lo scambio ad Ankara. Biden: "Negoziato rilascio 16 persone". Putin grazie i rilasciati, Peskov: "Nemici restino all'estero, gli altri sono i benvenuti"

Un aereo russo Tupolev Tu-204-300 si prepara ad atterrare all'aeroporto Esenboga di Ankara quando le autorità turche hanno annunciato lo scambio di 26 prigionieri con la Russia e l'Occidente - (Afp)
Un aereo russo Tupolev Tu-204-300 si prepara ad atterrare all'aeroporto Esenboga di Ankara quando le autorità turche hanno annunciato lo scambio di 26 prigionieri con la Russia e l'Occidente - (Afp)
01 agosto 2024 | 08.33
LETTURA: 9 minuti

Evan Gershkovich, Paul Whelan, Alsu Kurmasheva e Vladimir Kara-Murza, rilasciati dalla Russia oggi, giovedì 1 agosto. La liberazione del giornalista del Wall Street Journal, dell'ex marine, del dissidente e collaboratore del Washington Post e della giornalista russo-americana avviene nell'ambito di un maxi scambio di detenuti, avvenuto ad Ankara, che include 26 persone, due delle quali minori. A diffondere la notizia in un primo momento Bloomberg, citata da diversi media internazionali.

Lo scambio ad Ankara

Poi la conferma della presidenza turca che, attraverso un comunicato, ha fatto sapere che lo scambio di prigionieri è avvenuto ad Ankara. I detenuti, ha reso noto, provengono da Stati Uniti, Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia, Russia e Bielorussia. Dieci persone, tra cui due minori, sono state trasferite in Russia, 13 detenuti in Germania e tre negli Stati Uniti, si legge ancora nel comunicato citato dalla Bbc.

L'agenzia di intelligence turca, l'Organizzazione nazionale di intelligence (MIT), ha stabilito "canali di dialogo" per lo scambio di prigionieri, ha poi sottolineato la presidenza turca. "Le parti sono state riunite in Turchia nel luglio 2024 con l'organizzazione del MİT", ha aggiunto. "Si sono svolti i negoziati relativi all'attività di scambio da svolgere tra cittadini russi e cittadini di Paesi occidentali detenuti negli Stati Uniti, in Germania, Polonia, Norvegia, Slovenia, Russia e Bielorussia".

L’accordo che ha consentito di liberare tre cittadini americani e un titolare di Carta Verde Usa prigionieri in Russia "è stata un’impresa diplomatica", ha commentato il presidente Usa Joe Biden.

Chi è coinvolto nel maxi scambio di detenuti

A rientrare dalla Russia negli Usa sono il giornalista Evan Gershkovich, l'ex marine Paul Whelan, la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, il dissidente Vladimir Kara-Murza, residente negli Stati Uniti.

Evan Gershkovich, 32 anni. Reporter del Wall Street Journal, è stato condannato a 16 anni di prigione per spionaggio nel luglio scorso, ed è il primo giornalista americano ad essere arrestato con l'accusa di spionaggio in Russia dai tempi della Guerra Fredda. Il governo degli Stati Uniti, il giornale di Gershkovich e i suoi sostenitori hanno denunciato il processo come una farsa.

Paul Whelan, 54 anni. L'ex marine statunitense ha trascorso quasi sei anni nelle carceri russe, dopo il suo arresto a Mosca nel dicembre 2018. È stato condannato nel 2020 a 16 anni di prigione con l'accusa di spionaggio, accusa che lui e il governo degli Stati Uniti negano con veemenza. Ha detto che era in campagna per il matrimonio di un amico. Come Gershkovich, Whelan è stato designato come detenuto ingiustamente dal Dipartimento di Stato americano. È anche cittadino irlandese, britannico e canadese.

Alsu Kurmasheva, 47 anni. Giornalista russo-americana, è stata condannata a sei anni e mezzo di prigione per aver diffuso false informazioni sull'esercito russo. Kurmasheva è stata condannata lo stesso giorno in cui un Tribunale della città russa di Ekaterinburg ha condannato Gershkovich.

Vladimir Kara-Murza, 42 anni. Eminente politico dell'opposizione russa e difensore dei diritti umani, Kara-Murza è stato condannato a 25 anni di prigione per tradimento, dopo aver condannato pubblicamente la guerra di Mosca in Ucraina. È residente permanente negli Stati Uniti e ha la doppia cittadinanza di Russia e Regno Unito. Inizialmente era stato arrestato nel 2022, poche ore dopo un’intervista alla Cnn in cui criticava il “regime di assassini” del presidente russo Vladimir Putin. È stato spostato diverse volte negli ultimi mesi ed è stato trasferito all'ospedale della prigione all'inizio di questo mese. Ai suoi avvocati è stata ripetutamente negata la possibilità di incontrarlo.

Per quanto riguarda i 5 cittadini tedeschi liberati nello scambio di prigionieri, la Germania ha dovuto liberare il russo Vadim Krasikov, che stava scontando l'ergastolo per omicidio. Si tratta di Rico Krieger, di 30 o 31 anni, condannato a morte in Bielorussia a giugno dopo essere stato accusato di terrorismo e attività mercenarie. Di lui si sa poco. Secondo il Centro per i diritti umani Viasna, Krieger è un dipendente della Croce Rossa tedesca. Secondo le autorità di Minsk, è un cittadino tedesco nato nel 1993. Secondo il suo profilo LinkedIn, ha lavorato come tecnico medico d'emergenza per la Croce Rossa tedesca e come agente di sicurezza armato per l'Ambasciata americana a Berlino. Krieger è stato graziato dal leader bielorusso Alexander Lukashenko il 30 luglio, secondo l'ufficio presidenziale.

 Kevin Lick, 18 anni, doppia cittadinanza russa e tedesca. E' stato condannato per alto tradimento nel dicembre 2023, secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass. Lick è accusato di aver fotografato e filmato attrezzature e personale militare nella guarnigione di Maikop in Russia. Secondo la Corte, intendeva fornire le informazioni all'intelligence tedesca.

 Demuri (Dieter) Voronin è accusato di aver aiutato Ivan Safronov, ex giornalista e consigliere del capo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, accusato di tradimento, secondo la Tass. Secondo l’accusa Voronin, cittadino tedesco, avrebbe facilitato la cooperazione di Safronov con i servizi segreti federali tedeschi. Secondo l'agenzia di stampa statale russa Ria, Safronov è stato condannato a 22 anni di carcere e Voronin a 13 anni e 3 mesi.

 Herman Moyzhes, avvocato e attivista ciclistico, è stato accusato all'inizio di questo mese di tradimento per aver aiutato i cittadini russi a ottenere permessi di soggiorno in Europa, secondo la Tass. Il suo arresto è stato criticato, in quanto motivato politicamente, dalla Comunità ebraica tedesca.

  Patrick Schöbel è stato arrestato all'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo a gennaio per aver trasportato una borsa contenente orsetti gommosi alla cannabis, secondo il servizio stampa dei Tribunali di San Pietroburgo.

 Sono almeno sette oppositori russi sono stati rilasciati. Ilya Yashin, 41 anni, critico nei confronti del Cremlino, è stato condannato a otto anni e sei mesi per aver diffuso "false informazioni" sull'esercito russo nel dicembre 2022. Yashin, stretto alleato del defunto leader dell'opposizione russa Alexey Navalny, è stato condannato per aver diffuso "false" dichiarazioni sulle circostanze delle uccisioni di civili ucraini da parte delle truppe russe a Bucha, una città a nord di Kiev. La Russia ha criminalizzato le critiche all'esercito dopo la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022. Il tribunale ha affermato che avrebbe scontato la sua pena "in una colonia correttiva a regime severo".

 Alexandra Skochilenko, 33 anni, artista russa, è stata condannata a sette anni di carcere nel 2023 dopo aver sostituito i cartellini dei prezzi con messaggi contro la guerra in un supermercato di San Pietroburgo, come atto di protesta. Nella sua ultima dichiarazione in Tribunale prima del verdetto, ha messo in dubbio la minaccia percepita dalle sue azioni: "Quanta poca fiducia ha il nostro procuratore nel nostro Stato e nella nostra società, se crede che la nostra statualità e la nostra sicurezza pubblica possano essere distrutte da cinque piccoli pezzi di carta?", ha detto.

 Oleg Orlov, 71 anni. Difensore dei diritti umani ed ex capo dell'organizzazione Memorial, vincitrice del premio Nobel per la pace, è stato condannato a due anni e mezzo di prigione per aver parlato contro la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina.

Lilia Chanysheva, 42 anni. Ex collaboratrice dell'organizzazione di Alexey Navalny, è stata condannata a sette anni e mezzo di prigione nel giugno 2023, dopo essere stata dichiarata colpevole di "organizzazione di una comunità estremista". Ad aprile, la Corte Suprema del Bashkortostan ha aumentato la sua condanna a nove anni e mezzo.

Ksenia Fadeeva, 32 anni. Anche lei ex collaboratrice di Navalny, Fadeeva è stata condannata a nove anni di prigione nel dicembre 2023, per aver organizzato le attività di un gruppo estremista usando la sua posizione ufficiale e per aver partecipato a un'organizzazione senza scopo di lucro che violava i diritti dei cittadini.

 Vadim Ostanin (età sconosciuta). Un altro ex collaboratore della fondazione di Alexei Navalny, era stato condannato a nove anni di prigione per accuse di estremismo.

 Andrei Pivovarov (età sconosciuta). Attivista dell'opposizione e difensore dei diritti umani, Pivovarov è stato a capo del movimento Open Russia, ora fuorilegge. È stato condannato a quattro anni in una colonia penale nel luglio 2022, secondo Amnesty International.

Putin grazia i rilasciati, Peskov: "Nemici restino all'estero, gli altri sono i benvenuti"

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui ha graziato i detenuti che sono stati rilasciati oggi nell'ambito del maxi scambio, ha reso noto il Cremlino.

Tutti i "nemici" della Russia devono rimanere all'estero mentre il rientro di coloro che non sono "nemici" è benvenuto, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, dopo la notizia dello scambio di prigionieri ad Ankara.

"Penso che tutti i nemici debbano rimanere all'estero e che tutti coloro che non sono nemici possano tornare. Questo è il mio punto di vista", ha affermato. A una domanda specifica sullo scambio di prigionieri, Peskov ha indicato che il Cremlino risponderà "a tempo debito", e ha detto di sperare che ciò possa avvenire in giornata.

Più volte, negli ultimi mesi, il presidente russo Vladimir Putin aveva accennato all'ipotesi di una soluzione diplomatica del caso, facendo riferimento a contatti tra Mosca e Washington a livello di intelligence. La situazione di Gershkovich è entrata anche nella campagna elettorale americana in vista del voto presidenziale di novembre: Donald Trump ha detto e ripetuto che la liberazione del giornalista sarebbe arrivata dopo la sua elezione e prima dell'inizio del suo mandato. Il nuovo presidente eletto assumerà la carica a gennaio 2025.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui ha graziat

Gershkovich libero, festa al Wsj

Ed è grande festa nella redazione del Wall Street Journal per il rilascio di Gershkovich, che era stato arrestato nel marzo dello scorso anno in Russia. La direttrice del quotidiano, Emma Tucker, ha comunicato ufficialmente la notizia della liberazione allo staff di New York poco prima di mezzogiorno. "Questo è un giorno storico per il Wall Street Journal", ha detto Tucker alla redazione, "siamo sopraffatti dal sollievo ed euforici per Evan e la sua famiglia, così come per gli altri che sono stati rilasciati".

"Allo stesso tempo, condanniamo con la massima fermezza il regime di Vladimir Putin in Russia, che ha orchestrato i 491 giorni di ingiusta detenzione di Evan sulla base di accuse fasulle e di un falso processo, come parte di un attacco totale alla libera stampa e alla verità - hanno dichiarato Tucker e l'editore del giornale, Almar Latour - Purtroppo, molti giornalisti rimangono ingiustamente imprigionati in Russia e nel mondo".

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza