I capi delle diplomazie hanno chiesto a Mosca di chiarire le circostanze della morte dell'oppositore russo
Si è aperta con un minuto di silenzio per onorare Alexei Navalny, morto ieri nella colonia penale in cui era detenuto, la riunione dei ministri del G7 a Monaco di Baviera. I capi delle diplomazie di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti riuniti a Monaco sotto la presidenza di Antonio Tajani, hanno manifestato la "loro indignazione" per la morte dell'oppositore russo, "ingiustamente condannato per attività politiche legittime e la sua lotta contro la corruzione". E hanno "chiesto alle autorità russe di chiarire a pieno le circostanze della sua morte". Secondo una dichiarazione di Tajani, hanno chiesto alla Russia di "fermare la sua persecuzione inaccettabile del dissenso politico, così come la repressione sistematica della libertà di espressione e l'ingiusta limitazione dei diritti civili".
“Per le sue idee e per la sua battaglia per la libertà e contro la corruzione in Russia Navalny di fatto è stato portato alla morte. La Russia deve fare chiarezza sulla sua morte e interrompere la repressione inaccettabile del dissenso politico”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la riunione.