A corte - si sa - il protocollo impone pesanti sacrifici, soprattutto quando si sta in pubblico
Dipendesse soltanto da lei, Camilla indosserebbe tutto il giorno un paio di jeans e ogni tanto mangerebbe un bel cartoccio di fish&chips, magari in riva al mare. Ma a corte - si sa - il protocollo impone pesanti sacrifici, soprattutto quando si sta in pubblico. Sembra infatti che alla moglie di Carlo sia occorso almeno un anno per accettare di vestirsi come una regina e che abbia preso 'sul serio' la moda soltanto quando lei e Charles sono diventati una coppia. Per il resto, sostiene la biografa reale Angela Levin, non è un segreto che a Camilla non siano mai piaciuti gli abiti formali e che abbia invece una predilezione per quelli casual.
Ma se l'abito non fa la monaca, di sicuro fa la regina: erano infatti azzeccati, per il suo ruolo, gli abiti 'rosa Barbie' e 'deep blu' sfoggiati durante la visita ufficiale in Francia. "Camilla - sottolinea la Levin - si è vestita con il giusto (e molto attento) tocco 'teatrale' che la sua posizione richiede: sembrava 'regale'". La sovrana ha impiegato un anno intero per elaborare la propria immagine, considerare le varie richieste che le sarebbero state fatte e poi vestirsi in modo appropriato. Anche se, fa notare l'esperta, "sembra più contenta di stupire con i copricapo, enormi cappelli con piume che difficilmente passano inosservati".
Ma, lontana dagli sguardi di reali e sudditi, e dalle cerimonie e dai banchetti ufficiali, dove di certo non manca il cibo più raffinato, Camilla resta la persona semplice che preferisce ancora i jeans e gli abiti country vecchio stile. Oltre che piatti non elaborati. Secondo il figlio Tom Parker Bowles, stimato scrittore e critico gastronomico, la madre predilige infatti comuni toast con fagioli e il tradizionale pesce e patatine fritte, un 'comfort food' imbattibile contro i sacrifici imposti da Buckingham palace.