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Israele, Hamas: 300 morti a Gaza City. Ostaggi, stop negoziati

Raid nel sud della Striscia. Idf: ucciso comandante brigata Shajayeh, ha pianificato attacco 7 ottobre. Macron: "Per eliminare Hamas servirebbero 10 anni di guerra".

Raid nella Striscia di Gaza - (Afp)
Raid nella Striscia di Gaza - (Afp)
02 dicembre 2023 | 08.04
LETTURA: 6 minuti

Mentre è ripresa con massicci attacchi l'offensiva di Israele contro Hamas secondo le ultime notizie di oggi 2 dicembre, i negoziati sugli ostaggi si sono interrotti nelle scorse ore dopo che gli israeliani hanno continuato a insistere per il rilascio di un gruppo di donne incontrando il rifiuto di Hamas.

Raid Israele nella Striscia

Sarebbero 300 i morti in attacchi israeliani nella zona di Shejaiyeh, nella parte orientale di Gaza City secondo il giornale israeliano Haaretz che si basa su denunce diffuse da Hamas, che accusa Israele di aver bombardato oltre 50 edifici nel quartiere dopo la fine della pausa nelle ostilità.

Più di 100 persone sono morte in un raid israeliano che ha preso di mira una casa che ospitava famiglie e sfollati nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza secondo al-Jazeera.

Il Times of Israel ha scritto di "estese battaglie di terra" intorno alla città di Khan Younis, nella parte meridionale dell'area isolata. L'Idf ha riferito che alcuni dirigenti di Hamas si trovavano nella zona. Citando residenti della Striscia di Gaza, il quotidiano israeliano ha aggiunto che l'esercito israeliano ha lanciato volantini a Khan Younis invitando i residenti a fuggire a Rafah, nel sud, poiché la zona era pericolosa. Sono stati segnalati attacchi dell'Idf anche a Rafah.

Gallant: "A Gaza estendiamo operazioni a nuove aree"

"Negli ultimi due giorni siamo intervenuti anche in aree in cui non avevamo operato nell'ultimo mese. E questo si intensificherà. Verrà raggiunta ogni zona in cui è necessario arrivare". Parola del ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che si è espresso così a meno di 48 ore dalla fine della pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas, con la ripresa delle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza.

Gallant, riportano i media locali, ha ribadito l'obiettivo israeliano di "eliminare Hamas". Si tratterà, ha insistito durante una visita a un sito militare vicino alla barriera di confine con la Striscia, di operazioni "precise e mirate".

Idf: ucciso comandante brigata Shajayeh di Hamas, ha pianificato attacco 7 ottobre

Le Idf hanno dato anche notizia dell'uccisione del comandante della brigata Shajaiyeh di Hamas, Wisam Farhat: era uno dei pianificatori del massacro del 7 ottobre e che aveva inviato gli aggressori al Kibbutz Nahal Oz e alla vicina postazione militare. Farhat è stato imprigionato in Israele dal 1995 al 2005 e, dopo il suo rilascio, è tornato a Gaza e ha lavorato alla produzione di razzi di Hamas.

L'Idf ha comunicato che nell'ultimo giorno ha attaccato più di 400 obiettivi nella Striscia di Gaza, molti dei quali nella città meridionale di Khan Yunis. "La Marina israeliana ha operato a Khan Yunis e Deir al-Balah, nel sud della Striscia di Gaza, e ha attaccato "obiettivi militari dell'organizzazione Hamas, nonché infrastrutture e attrezzature utilizzate dalla forza navale dell'organizzazione", si legge nella dichiarazione dell'esercito israeliano.

Nel nord della Striscia di Gaza è stata attaccata una cellula terroristica che, secondo l'Idf, aveva teso un'imboscata alle forze israeliane. L'esercito israeliano ha anche colpito una moschea che, secondo infomazioni, veniva utilizzata come quartier generale militare della Jihad islamica.

Ultime news sulla liberazione degli ostaggi

Secondo la Cnn i negoziati tra Israele e Hamas sugli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza si sono dunque interrotti nelle scorse ore dopo che gli israeliani hanno continuato a insistere per il rilascio di un gruppo di donne incontrando il rifiuto di Hamas. A riferirlo una fonte informata sui colloqui, secondo la quale con lo stallo sul dossier delle donne in ostaggio, Hamas spingeva per avviare le trattative riguardo il rilascio di uomini tenuti prigionieri, probabilmente a condizioni differenti, mentre Israele ha continuato a insistere per la liberazione di tutte le donne prima degli altri ostaggi.

Le indiscrezioni riportate dalla rete americana arrivano dopo che stamani il governo israeliano ha annunciato di aver richiamato in Israele dal Qatar la sua squadra di negoziatori dopo che i colloqui erano arrivati a un "punto morto".

"A causa dello stallo nei negoziati e su istruzione del primo ministro Benjamin Netanyahu, il capo del Mossad David Barnea ha ordinato alla sua squadra a Doha di tornare in Israele. L'organizzazione terroristica Hamas non ha rispettato la sua parte dell'accordo, che prevedeva il rilascio di tutti i bambini e le donne secondo un elenco fornito a Hamas e che ha approvato", si leggeva nel comunicato. "Il capo del Mossad - proseguiva la nota - ringrazia il capo della Cia, il ministro egiziano dell'Intelligence e il primo ministro del Qatar per la loro collaborazione negli sforzi enormi di mediazione che hanno portato al rilascio di 84 minori e donne dalla Striscia di Gaza oltre a 24 cittadini stranieri".

Macron: "Eliminare Hamas richiederebbe 10 anni di guerra"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito Israele che l'obiettivo della "distruzione totale di Hamas", il movimento islamico palestinese a Gaza, deve essere "specificato" perché richiederebbe "10 anni" di guerra. "La distruzione totale di Hamas, cos'è? Qualcuno pensa sia possibile? Se è così, la guerra durerà 10 anni, ma non credo che nessuno sappia definire seriamente questo obiettivo. Quindi questo obiettivo deve essere chiarito" ha affermato Macron in conferenza stampa a Dubai, dove ha partecipato alla Cop28.

Il presidente francese ha quindi esortato a "raddoppiare gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco duraturo" nella Striscia di Gaza, nuovamente bombardata dall'esercito israeliano dopo la scadenza della tregua concordata con il movimento islamista palestinese Hamas.

"La ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza - ha affermato in conferenza stampa a Dubai - è un argomento di preoccupazione che è stato oggetto di numerose discussioni" durante la Cop28.

E ha poi annunciato che si recherà in Qatar per incontrare l'emiro al-Thani e trovare un'intesa per una nuova tregua nella Striscia di Gaza. La Francia è "molto preoccupata" per la ripresa delle violenza a Gaza", ha detto in conferenza stampa a Dubai, dove ha partecipato alla Cop28, aggiungendo che volerà nelle prossime ore in Qatar per contribuire a trovare un'intesa per "una nuova tregua prima di un cessate il fuoco".

Onu insiste: cessate il fuoco umanitario

Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha insistito sulla necessità di porre fine agli scontri tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e ha definito "inaccettabile" la situazione dei civili nella regione dopo la fine della tregua. "Quasi due mesi dopo l'inizio dei combattimenti - ha detto - i bambini, le donne e gli uomini di Gaza sono terrorizzati, non hanno un posto sicuro dove andare e hanno molto poco con cui sopravvivere".

"Vivono circondati da malattie, distruzione e morte. Ciò è inaccettabile", ha aggiunto il rappresentante delle Nazioni Unite, insistendo sulla necessità di un cessate il fuoco umanitario, per "mantenere - e trarre vantaggio - dai progressi nella fornitura di aiuti umanitari, proteggere i civili e le infrastrutture da cui dipendono per il sostentamento della vita e rilasciare i restanti ostaggi immediatamente e senza condizioni".

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