Israele, Rubio e Netanyahu al Muro del pianto di Gerusalemme. Raid su Gaza, colpiti 3 edifici

Il premier israeliano: "Visita dimostra forza nostre relazioni". Il segretario di Stato americano ha espresso il sostegno dell'Amministrazione Trump all'alleato malgrado il raid dell'Idf contro la leadership di Hamas a Doha

Netanyahu e Rubio a Gerusalemme - (Afp)
Netanyahu e Rubio a Gerusalemme - (Afp)
14 settembre 2025 | 08.56
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Il segretario di Stato americano Marco Rubio, oggi in Israele per una visita ufficiale, si è recato al Muro del pianto di Gerusalemme insieme al Premier Benjamin Netanyahu e all'ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee.

I tre hanno inserito bigliettini, come da tradizione, nelle crepe del muro. Quindi si sono uniti a una preghiera guidata da Mordechai Suli Eliav, amministratore delegato della Western Wall Heritage Foundation. Sul lato del Muro Occidentale riservato alle donne in preghiera, le mogli dei tre funzionari hanno pregato e firmato il libro degli ospiti dei visitatori ufficiali del luogo sacro ebraico.

La visita di Rubio dimostra la "forza" delle relazioni tra i due Paesi, ha dichiarato Netanyahu, parlando con i giornalisti dopo la visita. Il premier ha definito Rubio "un amico straordinario" di Israele, e ha affermato che la visita evidenzia "la forza dell'alleanza israelo-americana" malgrado le tensioni tra Tel Aviv e Washington causate dal raid condotto da Israele nei giorni scorsi contro i vertici di Hamas in Qatar. "È forte e durevole come le pietre del Muro Occidentale (del Pianto, nndr) che abbiamo appena toccato", ha detto Netanyahu dopo aver pregato nel luogo di culto di Gerusalemme insieme a Rubio e Huckabee.

Sostegno Israele

Già ieri Rubio, prima di lasciare Washington, aveva espresso il sostegno dell'Amministrazione Trump all'alleato. Gli Stati Uniti "non sono contenti" dell'attacco israeliano contro i leader di Hamas in Qatar. Il raid "non cambia la natura della nostra relazione con gli israeliani ma dovremo parlarne, principalmente, dell'impatto che ha" sugli sforzi per una tregua, ha dichiarato. "Dovremo discutere dell'impatto degli eventi dei giorni scorsi sulla possibilità" di ottenere "a breve" quello che Trump chiede, vale a dire, "la sconfitta di Hamas, la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi, tutto insieme".

Secondo il Dipartimento di Stato americano, lo scopo del viaggio di Rubio è quello di assicurare a Israele il sostegno degli Stati Uniti, in vista del prossimo riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di diversi Paesi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Raid su Gaza distrugge 3 edifici

Secondo quanto riportato dai media di Gaza, un attacco dell'aeronautica militare israeliana ha distrutto un edificio dell'Università islamica di Gaza City, utilizzato per ospitare i palestinesi sfollati. Prima dell'attacco, le Idf avevano diramato un avviso di evacuazione per l'edificio di al-Munawwarah City, affermando che era utilizzato da Hamas. Si tratta del terzo grattacielo di Gaza City colpito oggi.

Almeno 48 persone sono state uccise negli attacchi israeliani condotti sulla Striscia di Gaza dall'alba. Lo ha riferito l'emittente al-Jazeera, precisando che 32 persone sono morte a Gaza City, la città più importante dell'enclave dove da settimane si sta concentrando l'offensiva israeliana.

Idf rivendica uccisione 20 presunti esponenti Hamas

Le forze militari israeliane rivendicano l'uccisione di più di 20 presunti esponenti di Hamas, fra cui diversi che avevano preso parte all'attacco del 7 ottobre del 2023, in operazioni nell'ultimo mese. Fra questi, Yusef Jumaa, il comandante della cellula d Hamas che aveva fatto irruzione nel kibbutz di Alumin, Samir Laqta, comandante di una unità delle forze Nukhba (le forze speciali delle brigate di Al Qassam), Issa Abbas, comandante di una unità del battaglione Zeitoun, Ismail Adwan, Ahmed Adwan e Mohammed Adwan, del battaglione di Hamas di Beit Hanoun.

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