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Guerra Ucraina-Russia, Dassù: "Ecco perché Putin non ha vinto"

In un'editoriale su 'Repubblica: "Ha già perso rispetto ai disegni iniziali. Controllare l’Ucraina nel suo insieme è ormai un obiettivo fuori portata per Mosca"

Vladimir Putin - (Fotogramma/Ipa)
Vladimir Putin - (Fotogramma/Ipa)
05 dicembre 2023 | 10.31
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Putin sta vincendo la guerra in Ucraina? "No. La risposta corretta è che ha già perso rispetto ai disegni iniziali (l’installazione a Kiev di un governo fantoccio, la negazione dell’identità nazionale dell’Ucraina). Controllare l’Ucraina nel suo insieme è ormai un obiettivo fuori portata per Mosca. La famosa “operazione militare speciale”, che doveva durare qualche giorno, si è trasformata in una lunga guerra d’attrito. Che probabilmente richiederà, dopo la vittoria scontata di Putin nelle elezioni presidenziali del 2024, un’ondata di mobilitazione". Lo scrive in un editoriale su "Repubblica" Marta Dassù, sottolineando che invece, rispetto all’obiettivo militare attuale di completare l’occupazione del Lugansk e del Donbass, cominciata nel 2014, "Putin non sta perdendo: l’occupazione a lungo termine del 15-18% circa del territorio ucraino è una possibilità concreta, dopo gli insuccessi della controffensiva di Kiev. In sostanza: la Russia ha in parte già perso, in parte potrebbe ancora 'vincere' su obiettivi più limitati... La guerra sarà ancora lunga. Per l’Ucraina, dove si avvertono crepe fra Zelensky e i suoi militari, la posta in gioco è così alta che cedere non appare possibile. Come la Russia, Kiev ha sufficienti capacità per non perdere: è riuscita ad esempio, colpendo ripetutamente la Crimea, ad ottenere lo spostamento della flotta russa dal Mar Nero. Ma non ha capacità sufficienti per vincere, ossia per recuperare il controllo di tutto il suo territorio".

In questa situazione, è la chiosa, "lo scenario più probabile, con due attori che non vincono e non perdono fino in fondo, è un esito di tipo coreano o tedesco del secolo scorso: un’Ucraina occidentale garantita dalla Nato e che aspira all’Europa, con parti del territorio sotto un controllo di fatto della Russia. Conterà la capacità occidentale di reggere nel tempo, continuando a sostenere Kiev con forniture militari e aiuti finanziari. E conteranno le scelte dell’Ue: come offrire all’Ucraina un approdo nell’Unione Europea. Se l’Ue si dividerà sull’allargamento a suon di veti, la guerra in Ucraina ratificherà la fine delle illusioni in un’Europa “geopolitica”. E la sfida russa alla sicurezza europea diventerà ancora più seria".

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