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Aviaria, 15enne morta in Cambogia

A darne notizia è l'Organizzazione Mondiale della Sanità, spiegando che la ragazza era stata esposta al pollame infetto durante la preparazione del cibo

Controlli su pollame per influenza aviaria (Fotogramma/Ipa)
Controlli su pollame per influenza aviaria (Fotogramma/Ipa)
02 settembre 2024 | 18.43
LETTURA: 3 minuti

Una ragazza di 15 anni, colpita dal virus dell'influenza aviaria A H5N1, è morta in Cambogia il 20 agosto e il suo caso, notificato dopo essere stato accertato con gli esiti dei test di laboratorio, è stato confermato oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L'infezione è stata comunicata all'agenzia Onu per la salute il giorno del decesso, il 20 agosto scorso. La ragazza non aveva malattie di base ed era residente nella provincia di Prey Veng. L'11 agosto ha cominciato ad avere febbre, il 17 è stata ricoverata a Phnom Penh in un centro per infezioni respiratorie acute gravi.

Sintomi e decorso della malattia

Al momento dell'ospedalizzazione aveva tosse, febbre, mal di gola e difficoltà respiratorie. Subito i medici l'hanno trattata con l'antivirale Oseltamivir e hanno eseguito i tamponi naso-orofaringei, risultati nei giorni successivi positivi all'A H5N1. Il virus appartiene al clade H5 2.3.2.1c, simile ai virus in circolazione in Cambogia e nel Sudest asiatico. Tuttavia i suoi geni interni appartengono ai virus del clade H5 2.3.4.4b. Questo nuovo virus riassortito dell'influenza A(H5N1) è stato rilevato in casi umani segnalati in Cambogia dalla fine del 2023.

Quello della 15enne è uno dei 10 casi umani di infezione da A H5N1 segnalati in Cambogia nel 2024. Dal 2003 a oggi, il Paese ha registrato in tutto 72 casi di infezione umana da A H5N1, inclusi 43 decessi. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, "l'Oms ritiene che il rischio attuale rappresentato da questo virus per la popolazione generale sia basso", si spiega nella nota.

I polli morti nel villaggio

Secondo le prime indagini sul caso, circa 5 giorni prima dell'insorgenza della malattia della paziente, nel villaggio erano stati segnalati dei polli morti. Alla famiglia della 15enne erano stati dati alcuni di questi polli per il consumo e la ragazza era stata esposta al pollame infetto durante la preparazione del cibo. Il Dipartimento cambogiano dedicato alle malattie infettive, il ministero della Salute e il Team locale di risposta rapida hanno identificato 6 contatti stretti della ragazza, che sono stati tutti trattati con l'antivirale Oseltamivir e posti sotto monitoraggio e al momento risultano essere asintomatici. Al momento le autorità sanitarie sono in attesa dei risultati dei test condotto su campioni raccolti da polli e anatre del villaggio per capire se emergono positività al virus. Dei casi del 2024, due sono deceduti e in 9 casi i pazienti erano under 18.

La valutazione del rischio dell'Oms

Le prove epidemiologiche e virologiche disponibili, analizza l'Oms, "suggeriscono che i virus A H5N1 non hanno acquisito la capacità di trasmissione sostenuta tra gli esseri umani. Pertanto, la probabilità di una diffusione sostenuta da uomo a uomo è bassa al momento". Però, "poiché il virus continua a circolare nel pollame, in particolare nelle aree rurali della Cambogia, ci si possono aspettare ulteriori casi umani sporadici".

La valutazione del rischio verrà eventualmente rivista, se saranno disponibili ulteriori informazioni. Intanto, questo ultimo caso di influenza aviaria "non modifica le raccomandazioni Oms sulle misure di sanità pubblica e sulla sorveglianza dell'influenza". Le persone dovrebbero evitare il contatto con ambienti ad alto rischio, come mercati o fattorie di animali vivi e pollame vivo o con superfici che potrebbero essere contaminate da escrementi di pollame. Inoltre, si raccomanda di mantenere una buona igiene delle mani lavandosi spesso le mani con sapone o utilizzando un disinfettante per le mani a base di alcol.

L'Oms al momento "non raccomanda controlli speciali sui viaggiatori nei punti d'ingresso né altre restrizioni a causa dell'attuale situazione dei virus influenzali nell'interfaccia uomo-animale".

 

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