Giornata in chiaroscuro per le Borse europee, con gli analisti che attendono la decisione del prossimo 1° febbraio da parte della Fed sui tassi di interesse, mentre il giorno dopo arriverà quella della Bce. Gli investitori fanno diverse stime sull’entità dei ritocchi, alcune più pessimiste, altre più ottimiste. Nel Vecchio Continente, intanto, continua il dibattito sulle armi da inviare all’Ucraina. Secondo Bloomberg domani Germania e Polonia daranno il via libera all’invio dei carri armati Leopard.
Per Federico Vetrella, market strategist di Ig Italia, le prospettive economiche in Europa sono migliori del previsto, grazie al calmieramento dei prezzi di petrolio e gas, ma “le pressioni inflazionistiche continuano a essere troppo elevate, fattore che influirà sul mantenimento della sua stretta monetaria della Bce nei prossimi mesi". Oggi poi torna a calare il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che perdono circa l’1,5%. Il gas, invece, continua a essere sotto i 60 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,24% e chiude a 25.884,31. In discesa lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 180 punti base. In diminuzione anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 3,95%. Sul listino principale di Piazza Affari bene Enel (+0,55%). Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob si apprende che BlackRock ha limato la quota detenuta nel capitale dell’azienda al 4,91%. In rialzo anche la maggior parte dei bancari, a partire da Unicredit (+1,50%) e Intesa Sanpaolo (+2,05%).
In coda, poi, Eni e Saipem, che perdono rispettivamente l’1,53% e il 3,35%. Male anche Tenaris (-1,26%). I petroliferi, così, risentono della virata in negativo del greggio sui mercati internazionali. (in collaborazione con Money.it)