Seduta contrastata per le Borse europee. Nell’Eurozona il sentiment economico non ha convinto, mostrando una stagnazione da marzo ad aprile. L'economia americana, nel frattempo, rallenta. Dopo i dati Usa, quindi, l'attenzione degli investitori si concentra sulle prossime decisioni delle banche centrali sul rialzo dei tassi di interesse. In Italia i timori sull'insostenibilità del debito tornano a incupire lo scenario economico nazionale. Il Tesoro, intanto, ha emesso 5 miliardi di Btp a 10 anni e 2,5 miliardi del titolo a 5 anni.
Al Ttf di Amsterdam in aumento il prezzo del gas attorno ai 39 euro al megawattora. Stabile il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che non variano particolarmente. A Milano il Ftse Mib chiude in positivo: segna un aumento dello 0,19% a 27.158,00 punti. In rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove sui 190 punti base. In aumento anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,35%.
Sul listino principale di Piazza Affari bene le banche, che tentano il rimbalzo dopo i dati negativi di ieri per le nuove difficoltà di First Republic. Unicredit guadagna il 3,54%, Bper il 4,00% e Banco Bpm il 2,59%.
In coda, invece, Stm (-8,72%). La società ha presentato i conti del trimestre con ricavi e marginalità in aumento. In confronto con ottobre-dicembre 2022, però, il giro di affari si è ridotto del 4%. Male anche Tenaris (-3,57%), Eni (-1,92%) e Saipem (-1,03%), visto che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a giugno 2023) si conferma sotto i 75 dollari al barile. (in collaborazione con Money.it)