Seduta molto positiva per le Borse europee. Gli investitori sono fiduciosi: il dato dell'inflazione tedesca (che è leggermente sotto le attese), fa infatti sperare in un allentamento della politica monetaria della Bce. L’idea diffusa è che i tassi di interesse possano non continuare a salire molto nei prossimi mesi, in scia con la prudenza già dimostrata dalla Fed.
Al Ttf di Amsterdam ancora basso il prezzo del gas, che si aggira attorno ai 53 euro al megawattora. Forte discesa per il valore del petrolio, con Brent e Wti che calano di quasi il 2%. A Milano il Ftse Mib cresce dell’1,26% e chiude a 27.503,75. In netta discesa lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 175 punti base. Giù anche il rendimento del titolo decennale, che supera il 4,13%.
Sul listino principale di Piazza Affari, bene Iveco (+2,73%), Unicredit (+4,13%) e Bper (+0,98%). La banca ha comunicato i risultati finanziari preliminari del 2022, con un generale miglioramento delle principali voci di conto economico. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo 2023 di 12 centesimi di euro per azione, il doppio rispetto alla cedola assegnata nel 2022.
Salgono anche Cnh (+2,13%), Eni (+1,30%), nonostante il calo del petrolio, e Mediobanca (+1,52%). Per l’intero esercizio annuale il management della banca prevede una crescita dei ricavi e del risultato operativo, confermando il cash pay-out pari al 70%. In coda, invece, Tim (-1,57%), dopo il forte rialzo nelle ultime sedute. Cedono anche Diasorin (-2,27%), Hera (-1,40%) e Saipem (-1,67%). (in collaborazione con Money.it)