Giornata di ripresa per tutte le Borse europee, dopo il netto calo di ieri. Il rimbalzo arriva in scia a Wall Street. Gli investitori sono fiduciosi che l'intervento di qualche grande banca americana per mettere in sicurezza First Republic Bank possa funzionare.
Il mercato, nonostante il rialzo dei tassi di 50 punti base da parte della Bce, sembra condividere l'atteggiamento pragmatico della banca, che in qualche modo smorza l’allarme sugli istituti di credito dopo il crollo di Silicon Valley Bank e le difficoltà di Credit Suisse. Decisioni su ulteriori eventuali rialzi verranno prese attenendosi solo ai nuovi dati sull’inflazione.
Al Ttf di Amsterdam sale il prezzo del gas, sui 44 euro al megawattora. Stabile il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che non variano molto dopo il calo netto di ieri. A Milano il Ftse Mib è in rialzo: segna un guadagno dell’1,38% e chiude a 25.918,76. In forte ribasso lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove attorno ai 182 punti base. In calo anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,05%.
Sul listino principale di Piazza Affari bene le banche. Unicredit sale del 2,72%, Bper dello 0,22%, Banco Bpm dell’1,35% e Intesa Sanpaolo dello 0,20%. Salgono anche Ferrari (+2,99%), Interpump (+3,17%), Italgas (+4,20%), Iveco (+5,73%), Moncler (+4,30%), Saipem (+3,95%) e Snam (+3,04%). Quest’ultima ha comunicato i risultati finanziari del 2022, esercizio chiuso con ricavi in crescita e redditività in lieve diminuzione.
In coda, invece, Tim (-1,04%), che ha reso noti i risultati finanziari definitivi dell’esercizio 2022, confermando le indicazioni preliminari. L’azienda ha precisato che in occasione dell'approvazione del bilancio del 2022 sarà proposta la copertura della perdita d’esercizio. Male anche Eni (-1,20%). (in collaborazione con Money.it)