Giornata negativa per le Borse europee. Il clima generale tra gli investitori è tornato di nuovo cupo, dopo che alcuni dati sugli Usa hanno indicato un effettivo rallentamento della prima economia mondiale. Contemporaneamente la presidente della Bce, Christine Lagarde, conferma la rotta sui tassi d’interesse: continueranno a crescere nei prossimi mesi per contrastare l’inflazione.
Per la numero uno della banca l’indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona rimane ancora troppo alto, tuttavia il 2023 sarà migliore rispetto alle previsioni. Insomma, ci sarà secondo la Bce una lieve flessione delle maggiori economie e non una profonda recessione. Si tratta della stessa previsione della Commissione europea.
Il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam rimane sui 60 euro al megawattora. Cresce poi il valore del petrolio, con Brent e Wti in salita di quasi l’1%. A Milano il Ftse Mib perde l’1,75% e chiude a 25.596,28. Stabile lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 176 punti base. In crescita il rendimento del titolo decennale, a quota 3,77%. Sul listino principale di Piazza Affari bene Iveco (+1,62%) e Leonardo (+1,89%). La società aerospaziale ha fatto sapere di aver firmato un contratto per comprare ulteriori 18 elicotteri destinati al ministero della Difesa austriaco. Il contratto ha un valore di 304 milioni di euro.
In negativo, invece, i titoli del settore petrolifero. Eni perde l’1,42%. L’azienda ha comunicato che l'ammontare complessivo dell’offerta pubblica di sottoscrizione delle obbligazioni “Eni obbligazioni sustainability-linked 2023/2028”, pari a 2 miliardi di euro, è stato interamente collocato e quindi il programma è stato bloccato. Male anche Saipem (-3,32%), Tenaris (-4,91%), A2a (-3,13%), Stm (-3,76%) e Cnh (-3,40%). Cala infine Snam (-2,20%), dopo aver presentato il piano industriale fino al 2026, che prevede 10 miliardi di investimenti e aumento dei dividendi. (in collaborazione con Money.it)