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Bonus ristrutturazione al 50%, si può usare fino al 31 dicembre 2024

Si tratta di una delle agevolazioni attualmente previste per gli interventi edilizi

Lavori di ristrutturazione su un palazzo
Lavori di ristrutturazione su un palazzo
20 aprile 2024 | 06.52
LETTURA: 2 minuti

Il bonus ristrutturazione, ormai da molti anni, permette ai cittadini italiani di recuperare il 50% delle spese sostenute per le migliorie apportate al proprio immobile con manutenzione ordinaria, straordinaria e interventi per il recupero del patrimonio edilizio.

Si tratta di una delle agevolazioni attualmente previste per gli interventi edilizi, insieme all'ecobonus, il superbonus, il sismabonus, il bonus verde e il bonus barriere architettoniche. Con il bonus ristrutturazione, a differenza di quanto prevedono altri benefici, non sempre la ristrutturazione vera e propria è necessaria - si pensi all’installazione dei condizionatori o delle zanzariere senza ristrutturazione - per i lavori che rientrano nella cosiddetta 'manutenzione'. Inoltre, non per tutti gli interventi è richiesta la CILA: in alcuni casi, quando l’intervento è realizzato in edilizia libera, come chiarisce anche l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’Interpello 287 del 19 luglio 2019, non è necessario effettuare alcuna comunicazione al Comune.

Attualmente per fruire del bonus ristrutturazione è necessario richiedere la detrazione al 50% nella dichiarazione dei redditi. Il 31 dicembre 2024, però, la proroga prevista pr il bonus ristrutturazione al 50% terminerà e senza un’ulteriore proroga si tornerà alla detrazione al 36%, così come previsto dall'articolo 16 del TUIR.

L'intenzione del Governo sarebbe quella di riformare i bonus casa per rendere le detrazioni non più automatiche come sono oggi. L’idea ventilata è quella di concedere aiuti per gli interventi edilizi solo tramite un contributo a fondo perduto accessibile dietro apposita domanda e relativa autorizzazione.

Il bonus ristrutturazione ha ancora poco meno di otto mesi di vita prima che intervenga la scadenza del 31 dicembre e cessi di permettere un beneficio al 50% e tra l’altro non è detto che le novità legate alla riforma dei bonus casa entrino in vigore già dai prossimi anni. Ciò che appare probabile è che i bonus edilizi, attualmente in vigore, non vengano nuovamente prorogati con le percentuali attuali (per il superbonus già sappiamo con certezza che l’aliquota scenderà nuovamente nel 2025) che sono ritenute dall’esecutivo troppo onerose per la spesa pubblica.

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