Con l’avvicinarsi del Natale si avvicina anche il pagamento della tredicesima, la mensilità aggiuntiva che spetta a lavoratori e pensionati.
Hanno diritto alla tredicesima mensilità sia i dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo determinato sia quelli assunti con contratto a tempo indeterminato.
I titolari di pensioni basse, che non superano determinati limiti di reddito, potranno ricevere anche il cosiddetto “bonus tredicesima”, una somma aggiuntiva pari a 154,94 euro riconosciuta dall’INPS in aggiunta all’importo della tredicesima ordinaria.
Per poterlo ricevere, i pensionati e le pensionate devono rientrare in specifici limiti reddituali fissati ogni anno, relativi sia alla pensione erogata sia al totale del reddito individuale e coniugale percepito.
La mensilità aggiuntiva viene erogata dai datori di lavoro, o dall’INPS nel caso dei pensionati, nel corso del mese di dicembre.
Non esiste una data fissa per il pagamento, questa infatti varia a seconda delle categorie di appartenenza e in base ai CCNL applicati.
Partiamo ricordando che la gratifica natalizia spetta a:
● lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato;
● lavoratori e lavoratrici dipendenti della pubblica amministrazione;
● pensionati e pensionate, titolari di trattamenti di vecchiaia, di anzianità, di invalidità o di inabilità civile.
A dicembre 2023 i primi a riceverla saranno i pensionati: la tredicesima sarà erogata sul cedolino della pensione, insieme alla mensilità di dicembre, il 1° giorno del mese. Stessa data sia per chi riceve gli assegni tramite Poste Italiane sia per chi si affida alle banche.
Discorso diverso, invece, per i dipendenti pubblici, per i quali le date sono stabilite per legge:
● il 14 dicembre per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari;
● il 15 dicembre per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
● il 16 dicembre per il personale insegnante supplente temporaneo e per gli altri dipendenti pubblici.
Per il 2023, dato che il 16 cade di sabato, il pagamento sarà anticipato a venerdì 15.
Per i dipendenti privati, infine, non c’è una data fissa. In linea di principio, la tredicesima dovrebbe entrare nella disponibilità del lavoratore prima del Natale, ma il giorno dell'erogazione può variare.
L’importo della tredicesima mensilità non è uguale a quello dello stipendio mensile. Il calcolo viene effettuato sulla base della retribuzione lorda in busta paga, parametrando l’importo ai mesi lavorati nell’anno.
Sulla gratifica natalizia non spettano le detrazioni per lavoro dipendente o quelle per i carichi di famiglia, pertanto la mensilità aggiuntiva risulterà più tassata rispetto allo stipendio mensile.
La tredicesima mensilità corrisponde quindi a un dodicesimo della retribuzione annua corrisposta al lavoratore. La formula per il calcolo è la seguente:
“Retribuzione lorda mensile x numero di mesi lavorati / 12”
A tale importo, poi, dovranno essere sottratte ritenute fiscali e previdenziali.
Si ricorda che sulla tredicesima 2023 non si vedranno tutti gli effetti degli aumenti legati al taglio del cuneo fiscale e contributivo. L’esonero, infatti, viene applicato in misura ridotta sulla tredicesima mensilità:
● 2 per cento per le retribuzioni fino a 35.000 euro;
● 3 per cento per quelle fino a 25.000 euro.
I vantaggi previsti per gli stipendi del secondo semestre 2023, quindi, si riducono per quanto riguarda la tredicesima. Per la tredicesima del prossimo anno, poi, secondo quanto previsto dal disegno della Legge di Bilancio 2024 non saranno riconosciuti neanche i vantaggi applicati, in misura ridotta, per il 2023.