Mini proroga automatica per il versamento fissato di norma al 16 dicembre
Mini proroga automatica per il versamento del saldo Imu 2023. Nel calendario di dicembre tra le scadenze fiscali c’è anche l’appuntamento con l’Imu. L’imposta municipale propria si paga secondo il meccanismo dell’acconto, dovuto a giugno, e del saldo, dovuto a fine anno.
Per il 2023 è prevista una mini proroga automatica: la data da segnare in rosso, infatti, è il 16 dicembre che quest’anno cade nel fine settimana e slitta al 18 dicembre.
In totale l’Imu muove circa 22 miliardi di euro. Chiamati a effettuare i versamenti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale e che non beneficiano di particolari esenzioni.
Più nel dettaglio l’appuntamento con la scadenza del saldo 2023 interessa coloro che possiedono fabbricati, esclusa l’abitazione principale se non è classificabile come di lusso, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Nello specifico la platea di coloro che pagano l’IMU è composta da diverse categorie di cittadini e cittadine:
● proprietari dell’immobile;
● titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile;
● genitori assegnatari della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
● concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali;
● locatari per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
La scadenza invece, solo per fare qualche esempio, non riguarda eventuali inquilini o nudi proprietari.
Nel panorama delle regole generali bisogna, poi, considerare anche le agevolazioni previste in casi particolari che sollevano del tutto dal versamento dell’imposta o che riducono le somme da versare, come lo sconto previsto i pensionati residenti all’estero.
L’esenzione più famosa è senza dubbio quella relativa all’abitazione principale, ad eccezione degli immobili di lusso.
Quando si dice che l’Imu non si paga sulla prima casa vuol dire che nulla è dovuto sull’immobile che è sede di residenza anagrafica e dimora abituale del suo possessore.
Tra le ultime novità che toccano la platea di cittadine e cittadini interessati dalla scadenza del saldo IMU, va ricordata anche l’esenzione per gli immobili occupati abusivamente prevista dalla scorsa Legge di Bilancio.
Anche chi è chiamato a pagare l’imposta sulla casa, però, potrebbe non doverla versare: considerando sia l’acconto che il saldo e tutti gli immobili posseduti, non si deve pagare l’Imu se la cifra dovuta non supera i 12 euro o l’eventuale importo inferiore stabilito dal Comune di riferimento.
In vista della scadenza del saldo Imu 2023, bisogna poi ricordare che il calcolo deve essere effettuato con le aliquote approvate dal Comune di riferimento per l’anno in corso tramite apposite delibere disponibili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Partendo da quanto previsto dalla norma, i diversi territori possono prevedere, tenendo conto di determinati limiti, aliquote più alte o più basse rispetto allo standard.
Se per il versamento dell’acconto si può far riferimento all’anno precedente, nel secondo appuntamento dell’anno si tirano le somme: con il pagamento della rata di dicembre il calcolo deve essere aggiornato e bisogna corrispondere anche l’eventuale conguaglio emerso sulla base dei nuovi valori.