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Rottamazione quater, domanda in scadenza: i vantaggi temporanei per chi la presenta

Dalla sospensione delle rate previste dai piani già in essere al rilascio del DURC senza ostacoli: una panoramica dei vantaggi legati alla domanda di adesione alla rottamazione quater da presentare entro la scadenza del 30 giugno

Rottamazione quater, domanda in scadenza: i vantaggi temporanei per chi la presenta
26 giugno 2023 | 16.54
LETTURA: 3 minuti

Con la domanda di adesione alla rottamazione quater da presentare entro la scadenza del 30 giugno, o del 30 settembre per coloro che si trovano nei territori colpiti dalle alluvioni di maggio, è possibile beneficiare di una serie di vantaggi temporanei.

Dalla sospensione per il pagamento delle rate al rilascio del DURC, Documento Unico di Regolarità Contributiva, una panoramica degli effetti che derivano dalla richiesta di accesso alla definizione agevolata delle cartelle che è stata messa in campo dalla Legge di Bilancio 2023.

Rottamazione quater: vantaggi temporanei per chi invia la domanda di adesione

Entro il prossimo venerdì i contribuenti che intendono mettersi in regola con il Fisco beneficiando della rottamazione quater sono chiamati a presentare la domanda di adesione all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Fanno eccezione coloro che si trovano nelle zone dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana colpite dalle alluvioni di maggio: hanno tempo fino al 30 settembre.

L’istanza può essere presentata tramite il servizio online presente sul portale AdER accessibile sia dall’area pubblica che autenticandosi tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.

La misura prevista dalla Legge di Bilancio 2023 permette di definire in maniera agevolata i carichi affidati alla Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 versando solo l’importo residuo del debito senza sanzioni, interessi di mora, interessi iscritti a ruolo e aggio. Vengono eliminati, invece, interessi e aggio per quanto riguarda le multe stradali e le altre sanzioni amministrative.

Entro il 30 settembre 2023 l’Agenzia delle Entrate Riscossione invierà la comunicazione con tutti i dettagli operativi per procedere con il pagamento delle somme dovute, nel frattempo però anche il solo invio della domanda di adesione garantisce una serie di vantaggi su quei debiti che rientrano nel campo di applicazione della rottamazione delle cartelle.

Rottamazione quater, dal rilascio del DURC al blocco delle rate: gli effetti della domanda di adesione

Presentare o aver presentato l’istanza di adesione alla definizione agevolata ha precise conseguenze:

● non vengono avviate nuove procedure cautelari ed esecutive e vengono messe in pausa quelle già avviate “salvo che non abbia già avuto luogo il primo incanto con esito positivo”, specifica l’Agenzia delle Entrate Riscossione;

● risultano sospesi i termini di prescrizione e decadenza;

● fino al 31 ottobre (31 gennaio 2024 per le zone colpite dalle alluvioni di maggio), data di scadenza della prima o unica rata delle somme dovute, resta in pausa l’obbligo di versamento delle rate relative a piani precedenti;

● restano in essere eventuali fermi amministrativi o ipoteche, già iscritte alla data di presentazione della domanda.

L'inoltro della richiesta di accesso ai benefici della tregua fiscale, inoltre, elimina gli ostacoli che riguardano le seguenti procedure:

● il rilascio del DURC, Documento Unico di Regolarità Contributiva;

● il pagamento di importi superiori a 5.000 euro da parte di pubbliche amministrazione e società a prevalente partecipazione pubblica;

● il pagamento tramite compensazione volontaria con crediti d’imposta.

In questi tre casi e per i cosiddetti carichi definibili, i contribuenti non risultano inadempienti.

Chi rispetta la scadenza del 30 giugno, quindi, non solo ha la possibilità di mettersi in regola con il Fisco in maniera agevolata ma può beneficiare anche di vantaggi temporanei semplicemente presentando la domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle.

Stessi vantaggi ma tempi diversi sono previsti per i cittadini e le cittadine che hanno la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana colpiti dalle alluvioni di maggio: in questo caso, infatti, sono previsti tre mesi di tempo in più per presentare la domanda.

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