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Le scadenze fiscali di febbraio 2024: calendario ricco a fine mese

Le scadenze fiscali di febbraio 2024: calendario ricco a fine mese
01 febbraio 2024 | 14.36
LETTURA: 4 minuti

Numerose le scadenze fiscali previste nel mese di febbraio 2024. Si parte con la dichiarazione IVA ma il focus degli adempimenti è previsto per i giorni 28 e 29, date che interessano anche i pagamenti della rottamazione quater e il conguaglio IMU

Affollato il calendario delle scadenze fiscali del mese di febbraio 2024.

Dalla dichiarazione IVA all’importante appuntamento con la rottamazione quater del 28 febbraio, sono diversi gli appuntamenti che chiamano alla cassa titolari di partita IVA, dipendenti e pensionati.

Al già affollato scadenzario si aggiunge la scadenza in materia di IMU prevista dalla Legge di Bilancio 2024, che ha fissato alla fine di febbraio il termine per il versamento del conguaglio dovuto dai contribuenti con abitazioni in uno dei 200 comuni in ritardo con l’aggiornamento delle aliquote.

L’analisi dettagliata dei principali appuntamenti con il Fisco del mese.

IVA protagonista nelle scadenze di febbraio 2024: dall’invio della dichiarazione annuale alle LIPE

Il mese di febbraio si apre con la possibilità di inviare la dichiarazione IVA.

Dal 1° febbraio ed entro il termine consueto di fine aprile i soggetti obbligati saranno tenuti a trasmettere in modalità telematica il modello approvato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 15 gennaio.

IVA in calendario anche in relazione alla scadenza del 29 febbraio per la trasmissione delle LIPE, la comunicazione trimestrale delle liquidazioni periodiche relative ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023.

I due adempimenti si intrecciano, considerando che la trasmissione della comunicazione trimestrale della fine dello scorso anno potrà essere effettuata congiuntamente alla dichiarazione IVA compilando il quadro VP, a patto che l’invio telematico avvenga rispettando il termine ultimo di fine febbraio.

Nelle scadenze del mese parte la riforma fiscale: adempimenti periodici del 16 febbraio 2024 con possibilità di rinvio

Febbraio inaugura anche l’avvio operativo delle novità della riforma fiscale.

Il 16 febbraio è in calendario il consueto appuntamento con gli adempimenti periodici in materia di IVA, ritenute IRPEF e contributi INPS, sui quali è intervenuto il decreto legislativo n. 1/2024.

Con il fine di snellire le scadenze in calendario, a partire dalle somme dovute dal 1° gennaio i pagamenti dell’IVA periodica e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi di importo non superiore alla soglia di 100 euro potranno essere rinviati al periodo successivo.

Nella generalità dei casi, così come in caso di somme superiori a 100 euro, entro la scadenza del 16 febbraio 2024 sarà necessario pagare:

● le ritenute IRPEF operate a gennaio sui redditi da lavoro dipendente, assimilati e sui redditi da lavoro autonomi e i relativi contributi INPS;

● l’IVA dovuta per il mese di gennaio 2024.

Sempre sul fronte degli adempimenti ricorrenti, è invece fissato a lunedì 26 febbraio l’invio degli elenchi Intrastat da parte degli operatori intracomunitari con obbligo di invio dei dati a cadenza mensile.

Le scadenze fiscali del 28 febbraio 2024: dalla rottamazione alla riduzione INPS per i forfettari

Particolarmente affollato il calendario delle scadenze previste a fine mese.

In primo luogo, entro la scadenza del 28 febbraio 2024 sarà necessario pagare la terza delle rate dovute per la rottamazione quater delle cartelle.

Come di consueto, si applicherà il termine di tolleranza di cinque giorni e sarà possibile versare l’importo dovuto entro la scadenza ultima del 4 marzo, pena la decadenza dal piano agevolato di pagamento del debito comunicato dall’ADER.

Scadenza in calendario il 28 febbraio anche per la domanda di riduzione dei contributi INPS dovuti dai contribuenti in regime forfettario. Questa è la data ultima per la trasmissione della comunicazione sul portale INPS ai fini di fruire della riduzione al 35% della contribuzione dovuta.

Non dovrà presentare nuovamente domanda chi ha già fruito del regime agevolato lo scorso anno.

Ultima chance per il bonus acqua potabile: entro fine febbraio le domande per le spese 2023

È fissata al 28 febbraio anche la scadenza per la domanda di accesso al bonus acqua potabile in relazione alle spese sostenute nel 2023. Si tratta del credito d’imposta del 50 per cento riconosciuto per le spese di acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica, spettante fino al 31 dicembre 2023.

Per fare domanda sarà necessario accedere all’apposito portale dell’Agenzia delle Entrate e l’importo riconosciuto è pari a un massimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 5.000 euro per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni ed enti non commerciali.

Si ricorda che l’ammontare effettivo riconosciuto sarà in ogni caso determinando riparametrando risorse disponibili e domande presentate.

Alla cassa il 29 febbraio 2024 con il conguaglio IMU e il bollo sulle e-fatture di fine 2023

È in calendario il 29 febbraio 2024 la scadenza per il versamento del conguaglio IMU da parte dei titolari di immobili in uno dei 200 comuni in ritardo con la pubblicazione delle aliquote.

È stata la Legge di Bilancio 2024 ad aver previsto per gli Enti locali la possibilità di adeguare i valori dell’imposta dovuta per il 2023 anche oltre i termini ordinari.

Per le delibere inserite sul portale del MEF entro il 30 novembre scorso e pubblicate entro il 15 gennaio 2024 è quindi stata aggiunta in calendario la scadenza di fine febbraio, proprio per consentire il pagamento delle eventuali somme aggiuntive dovute rispetto alle aliquote applicate per il calcolo di acconto e saldo.

Appuntamento il 29 febbraio anche per pagare l’imposta di bollo sulle e-fatture dovuta in relazione al quarto trimestre 2023.

Si tratta nel dettaglio delle somme calcolate sulla base delle fatture elettroniche transitate dal SdI nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023, per le quali il pagamento potrà essere effettuato indicando il proprio IBAN sul portale dell’Agenzia delle Entrate ovvero mediante modello F24.

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