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Certificazione Unica 2024 autonomi, proroga per la scadenza: invio entro il 31 ottobre

Certificazione Unica 2024 autonomi, proroga per la scadenza: invio entro il 31 ottobre
05 marzo 2024 | 17.07
LETTURA: 3 minuti

I chiarimenti sull’invio della Certificazione Unica relativa al lavoro autonomo, che arrivano dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 13/E del 4 marzo 2024, mettono in campo la proroga della scadenza canonica per l’invio: non è necessario procedere con le CU autonomi entro il 18 marzo, ma c’è tempo fino al 31 ottobre

Il debutto della dichiarazione dei redditi precompilata anche per le partite IVA ha mandato in tilt il calendario con le date di scadenza da rispettare per l’invio della Certificazione Unica 2024.

Dal momento che il nuovo modello Redditi pronto all’uso per imprese e professionisti sarà messo a disposizione entro il 30 aprile, il termine ultimo per inviare i dati delle CU autonomi, utili per l’elaborazione della dichiarazione, resta al 31 ottobre o si anticipa al 18 marzo, come previsto in linea generale?

La risposta arriva con la risoluzione numero 13/E del 4 marzo 2024 che, chiarendo la natura sperimentale della precompilata per le partite IVA, stabilisce di conseguenza anche l’applicabilità della canonica proroga anche per quest’anno.

Certificazione Unica 2024: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla scadenza del 31 ottobre

L’Amministrazione finanziaria prima di tutto chiarisce quali sono le regole generali: la Certificazione Unica deve essere trasmessa entro il termine del 16 marzo, che quest’anno slitta al 18 marzo perché coincide con il fine settimana, dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti.

C’è, però, una eccezione: nel caso in cui ci siano da trasmettere redditi esenti o redditi non dichiarabili con la precompilata è possibile procedere entro il termine di presentazione del Modello 770, ossia entro il 31 ottobre.

Ed è proprio l’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata anche per le partite IVA che ha messo in discussione la tabella di marcia canonica: il debutto della novità entro il 30 aprile è in contrasto con la trasmissione in tempi lunghi delle CU, che contengono i dati necessari per l’elaborazione.

Ma, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, la precompilata per imprese e professionisti parte in forma sperimentarle e per quest’anno è ancora prevista la proroga dell’invio al 31 ottobre.

Certificazione Unica 2024: i chiarimenti sulle date di scadenza da rispettare

Per spazzare via ogni dubbio, la risoluzione numero 13/E del 4 marzo 2024 fornisce una serie di indicazioni sulle date di scadenza da rispettare nell’immediato e a lungo termine.

Se da un lato si concede più tempo, dall’altro si invitano comunque i sostituti d’imposta ad attivarsi per trasmettere le CU 2024 entro il 18 marzo, così da permettere l’inserimento dei dati nella dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA.

All’invito dell’Agenzia delle Entrate, farà seguito la scelta dei sostituti d’imposta. Mentre dal prossimo anno non ci sarà più questa doppia possibilità.

Dalla trasmissione della Certificazione Unica 2025, quindi relativa a quest’anno, in caso di redditi dichiarabili tramite il modello 730 oppure mediante il modello Redditi persone fisiche l’invio dovrà essere effettuato sempre entro il 16 marzo. 

Resta confermata, si legge nel documento, “la possibilità per i sostituti d’imposta di trasmettere entro il termine di presentazione del Modello 770 (31 ottobre) le CU contenenti redditi che non sono dichiarabili né con il modello 730 né con il modello Redditi persone fisiche, come ad esempio i redditi assoggettati a tassazione separata per i quali non è prevista la possibilità di optare in dichiarazione per la tassazione ordinaria (es. arretrati e TFR)”.

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