La Legge di Bilancio 2024 ha escluso i titoli di Stato, come ad esempio BOT e BTP, e i prodotti di raccolta del risparmio postale, fino a un valore totale di 50.000 euro, dal calcolo dell’ISEE.
Come chiarito dall’INPS nel messaggio numero 165 del 2024, però, le novità diventeranno operative solo con l’aggiornamento del regolamento: nel frattempo anche questi dati sul patrimonio mobiliare dovranno essere indicati nel Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) da presentare per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
I dati che vengono presi in considerazione per il calcolo dell’ISEE, definito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come “l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata”, sono di tre tipi:
● anagrafici;
● reddituali;
● patrimoniali.
Nell’ultima categoria rientrano tutte le informazioni che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare. Ed è su questo punto che è intervenuta la Manovra appena approvata: titoli di Stato e prodotti di raccolta del risparmio postale fino al valore complessivo di 50.000 euro non dovranno più essere indicati e, quindi, non avranno alcun peso nel calcolo ISEE.
Oggetto delle novità sono i prodotti e gli strumenti finanziari a breve, medio e lungo termine, i buoni postali fruttiferi e i libretti di risparmio postale.
Per ora, però, nulla cambia. Le nuove regole inserite nella Legge di Bilancio 2024, infatti, non sono pronte all’uso: la formulazione della norma lega l’attuazione delle novità all’aggiornamento del regolamento ISEE.
Come regolarsi nel frattempo? Alla domanda risponde direttamente l’INPS con il messaggio numero 165 del 2024, formulato dopo un confronto avuto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Permane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari declinati all'articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159” posseduti al 31 dicembre 2022 da parte dei soggetti che appartengono al nucleo familiare nelle Dichiarazioni
Sostitutive Uniche che vengono presentate a partire da gennaio 2024 per calcolare l’ISEE aggiornato.
Quando la misura diventerà operativa i principali effetti delle novità si avranno sull’assegno unico: la Manovra, infatti, come conseguenza dell’esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio dall’ISEE ha anche incrementato di 44 milioni di euro il Fondo a disposizione per erogare gli importi a sostegno della genitorialità.
I benefici sull’assegno unico, però, saranno lievissimi e riguarderanno in particolare chi ha un ISEE più alto.