Va in scena a Hong Kong l’ultimo capitolo dello scontro tra piattaforme e autorità di vigilanza, una lunga saga che segue come un’ombra i rovesci del settore fintech. Stavolta il protagonista è Floki, operatore tra i più attivi nelle ultime settimane, che ha firmato la resa e ha cessato le operazioni sui mercati cinesi. La decisione, nell’aria da giorni, è frutto di un confronto dai toni accesi con l’ente regolatore delle borse valori. Stabile il quadro finanziario, trainato dalle ottime performance fatte registrare di recente da Bitcoin.