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Premio Hemingway, vincono Margaret Mazzantini, Pif, Elena Cattaneo e Mario Peliti

La cerimonia di consegna in programma sabato 18 giugno, alle ore 20, al Cinemacity di Lignano Sabbiadoro.

Margaret Mazzantini
Margaret Mazzantini
10 maggio 2022 | 11.06
LETTURA: 5 minuti

La scrittrice Margaret Mazzantini per la Letteratura, l'artista ed editore Mario Peliti per la Fotografia, la scienziata e senatrice Elena Cattaneo per l'Avventura del pensiero e nella sezione Testimone del nostro tempo il regista, scrittore e interprete Pierfrancesco Diliberto - in arte, e per tutti Pif - sono i vincitori del Premio Hemingway 2022, di scena con il suo cartellone di incontri venerdì 17 e sabato 18 giugno, promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.

Attraverso i suoi vincitori la 38esima edizione del Premio dedicato ad Ernest Hemingway celebra, ancora una volta il grande autore statunitense e la sua straordinaria capacità di guardare nel profondo dell’animo umano: quattro categorie come un poliedrico sguardo dedicato alla personalità e all’opera di Hemingway. Il talk di premiazione, momento culminante del Premio Hemingway, è in programma sabato 18 giugno, alle ore 20, al Cinemacity di Lignano Sabbiadoro.

I vincitori sono stati annunciati oggi, martedì 10 maggio, alla presenza dell'assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, dell'assessore alla Cultura del Comune di Lignano, Ada Iuri, e del presidente di Giuria del Premio Hemingway, Alberto Garlini. Integrano la Giuria del Premio Hemingway lo scrittore e direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta, lo storico della fotografia Italo Zannier, il sindaco del Comune di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto, e il presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

"Anche quest'anno il Premio Hemingway ha individuato quattro vincitori in grado di rappresentare la ricchezza contraddittoria, e a volte inquietante, del nostro tempo – ha spiegato il presidente di Giuria Alberto Garlini – Sono tutti caratterizzati da una frequentazione stretta con la realtà, nella migliore lezione hemingwayana". "Saremo la prima regione in Italia a recuperare le presenze pre-Covid, con l'augurio di migliorare i dati record del 2019 - ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo Sergio Emidio Bini - Tutto questo è possibile anche e soprattutto grazie alla straordinaria offerta culturale del Friuli Venezia Giulia, di cui il Premio Hemingway è un valido esempio".

Il Premio Hemingway per la letteratura va a una delle voci più amate della letteratura italiana, la scrittrice Margaret Mazzantini, "per aver scritto, forte di un personalissimo talento, romanzi che provocano nei lettori sentimenti cristallini di empatia conoscitiva verso i suoi indimenticabili personaggi, spesso caratterizzati da esistenze vissute ai margini, e verso i loro amori che vogliono affermarsi e vincere oltre gli schemi e le regole imposte - si legge nella motivazione - Dotata di una straordinaria sensibilità, Mazzantini, grazie anche alla sua perizia di sceneggiatrice, riesce nell’impresa di fare l'autobiografia sentimentale di una generazione, trasformando l’esperienza dei singoli personaggi in patrimonio comune, o, come si dice della grande letteratura, trasformando il particolare in universale".

Il pubblico del Premio Hemingway potrà incontrare Margaret Mazzantini venerdì17 giugno, alle 21 al CinemaCity, nel corso di una conversazione condotta dallo scrittore e direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta, sul tema "Nessuno si salva da solo", titolo del romanzo dell’autrice (Mondadori) dal quale è stato tratto il film di Sergio Castellitto (2015).

Il Premio Hemingway Testimone del nostro tempo va a Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif: "conduttore, regista, scrittore e attore dallo stile inimitabile che attraverso diverse forme artistiche è riuscito a raccontare la realtà italiana, testimoniandola in presa diretta in modo anticonformistico, impegnato e ironico, capace di coinvolgere i giovani con intelligenza e profondità, consapevole che se cambiano i contesti e le storie, deve anche cambiare la comunicazione. Di grande spessore anche il suo impegno contro la mafia, e la sua sensibilità verso i temi etici e generazionali che ci costringono a riconsiderare i rapporti di civiltà che si intrecciano nella nostra società, e il senso profondo di concetti come solidarietà, uguaglianza, verità, e legalità". L'incontro con Pif è in programma venerdì 17 giugno alle 18.30, i vincitore sarà intervistato da Alberto Garlini.

Il Premio Hemingway Avventura del pensiero va alla scienziata, accademica dei Lincei e senatrice a vita Elena Cattaneo, "per la sua importantissima attività scientifica, ma anche per la sua preziosa attività di divulgatrice, soprattutto in tempi come questi dove sovente l’evidenza scientifica viene messa in discussione da un’aneddotica impressionistica. Elena Cattaneo è un punto di riferimento per chi riconosce nel metodo scientifico il mezzo per produrre una conoscenza, costruita di solidi mattoni, che ci aiuti a migliorare la nostra società, e a costruire insieme il futuro: la sua trasparenza etica, e lo sguardo realistico sui rapporti altalenanti fra scienza e politica, e fra scienza e informazione, la rendono una preziosissima, e indispensabile, presenza democratica". Elena Cattaneo sarà protagonista di una conversazione con il pubblico del Premio Hemingway sabato 18 giugno alle 17 al Cinemacity, in dialogo con lo scrittore e presidente di Giuria del Premio, Alberto Garlini. "Armati di scienza" sarà il tema dell'incontro, dal titolo del recente saggio firmato da Elena Cattaneo per Raffaello Cortina editore.

Va all’editore e fotografo Mario Peliti il Premio Hemingway nella sezione Fotolibro "per Hypervenezia, nelle Edizioni Marsilio anche in veste di catalogo della recente omonima mostra internazionale a Palazzo Grassi, storica sede espositiva veneziana e da alcuni anni sede della Fondation François Pinault. Un volume di 464 eleganti pagine fotografiche in bianco e nero, accoglie coerentemente le immagini realizzate da Mario Peliti secondo un inesausto itinerario fotografico nei sestieri della città, descrivendo topograficamente in sequenza, casa per casa, calle per calle, nel loro silenzio metafisico e nella totale assenza di persone, in un continuum di luce immutata, un accorato racconto che, al di là da intenti sociologici ed estetici (che comunque inevitabilmente emergono), esprime un pensiero concettuale e poetico sulla città che sembra abbandonata alla sua sublime, icastica esistenza. Un lavoro puntuale che ha visto impegnato il fotografo in questo progetto iconico per quasi dieci anni". L'artista incontrerà il Premio Hemingway sabato 18 giugno, alle ore 11, al Cinemacity, l’intervista sarà condotta dallo storico dell’arte e accademico Italo Zannier. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con gli "Incontri con l'autore e con il vino" 2021 di Lignano Sabbiadoro.

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