Padre Marko Rupnik, celebre artista sacro e teologo, donerà due opere d’arte al Molise Art, il nuovo polo tecnologico recentemente inaugurato presso l’ospedale Gemelli Molise nato per offrire trattamenti all'avanguardia in radioterapia oncologica. In un ambiente in cui arte, cura e accoglienza diventano un tutt’uno, le due nuove opere vogliono rappresentare un segno tangibile e di respiro internazionale dell’impegno dell’Ospedale verso una presa in carico a 360 gradi dei pazienti. All’evento, che si terrà oggi 21 dicembre alle 15, interverranno tra gli altri, Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Francesco Deodato, Direttore Dipartimento Servizi e Laboratori, Radioterapia Oncologica “Molise ART”, Vincenzo Valentini Direttore Scientifico Gemelli Molise e l’Amministratrice Delegata Gemelli Molise, Celeste Condorelli.
Dopo l’evento verrà celebrata la Santa Messa, presieduta da S.E. Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo Metropolitano di Campobasso Bojano con S.E. Monsignor Claudio Giuliodori. Le due opere rappresentano un momento particolare dell’Annunciazione, quando l’Arcangelo Gabriele si allontana da Maria che con il suo ‘si’ ha già accolto in grembo il Figlio di Dio.
Padre Rupnik illustrerà nell’incontro di oggi il significato delle due opere d’arte. La storia della Salvezza si intreccia con gli eventi degli uomini, interrogandoli profondamente sul loro perché, e facendo scoprire la presenza di Dio dentro di essi. L’Annunciazione rappresenta l’evento nel quale il Figlio di Dio viene tessuto nel grembo di Maria con l’umanità. Egli viene rappresentato con il suo Volto nel corpo di Maria e nel rotolo della Parola, illuminato dalla luce dello Spirito che viene accolto liberamente da Maria. Da questo momento ogni evento dell’umanità è abitato da Dio. L’angelo allontanandosi da Maria indica che ormai questa presenza è li, nell’umanità, per sempre e per tutti gli uomini. Per sottolineare questa realtà Padre Rupnik ha voluto chiamare queste due opere ‘… E l’angelo partì da lei’.
Maria rivolge lo sguardo a noi sapendo che nelle nostre vicende umane si può presentare la sofferenza, che anche suo Figlio dovrà attraversare. Nei suoi occhi c’è lo stesso smarrimento che gli uomini e le donne vivono nel momento della prova, ma la sua compassione è illuminata dalla luce dello Spirito, che pervade come un vento di colore le due opere, e ci indica il volto del suo Figlio che da quel momento viene ad abitare in ognuno di noi, nelle nostre sofferenze, per condividerle e farle Sue.
Maria mentre accoglie il figlio ha i piedi sulla terra - conclude Padre Rupnik -. Maria quindi rappresenta la Terra e il Cieli. Come i Cieli e la Terra sono diventati abitazione dell’uomo, tutta la creazione è sintetizzata nell’umanità. Così Maria rappresenta l’umanità e diventa l’abitazione di Dio, il vero tempio. L'umanità è espressione di tutti e di tutta la terra. Noi non ci salveremo da soli ma solo insieme con tutti e con tutta la terra.
Nato a Salloga d'Idria il 28 novembre 1954, Rupnik è un artista, teologo e presbitero sloveno, appartenente ai Gesuiti. Insieme all'Atelier d'Arte spirituale del Centro Aletti, di cui è direttore, ha realizzato opere famose in tutto il mondo, come i mosaici della Cappella "Redemptoris Mater in Vaticano, quelli delle basiliche di Fátima e di San Giovanni Rotondo, quelli sulla facciata del Santuario di Lourdes e del Santuario di San Giovanni Paolo II, solo per citarne alcuni. Dopo aver studiato filosofia a Lubiana ed essere entrato all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha seguito studi di teologia alla Gregoriana a Roma dove si è specializzato in missiologia. Divenuto sacerdote nel 1985, ha conseguito nel 1991 il dottorato presso la facoltà di missiologia della Gregoriana. Dal 1991 vive e lavora a Roma presso il Pontificio Istituto Orientale – Centro Aletti e insegna alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Liturgico. È stato consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura e dal 2012 è consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.