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Morte Vera Slepoj, si indaga per omicidio colposo

La procura di Padova ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati, e disposto l'autopsia per la psicologa

Vera Slepoj - Fotogramma
Vera Slepoj - Fotogramma
25 giugno 2024 | 19.47
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La procura di Padova ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, senza indagati per ora, e disposto l’autopsia per la psicologa Vera Slepoj, 70 anni, ritrovata senza vita nella sua abitazione nella mattinata di venerdì scorso. A quanto riferisce il Corriere del Veneto, i familiari, il giorno dopo la sua morte, hanno infatti presentato un esposto ai pm, dal momento che la professionista aveva confidato loro pochi giorni prima di essere in gran forma e di godere di buona salute.

Chi era Vera Slepoj

Vera Slepoj è stata la professionista della psiche che più di ogni altra è riuscita, conquistando notorietà presso il grande pubblico, a far breccia in tv, sui giornali e sulle riviste a partire dagli anni Novanta, dedicandosi a una vasta opera di divulgazione sui sentimenti e la dimensione affettiva dell'essere umano.

Nata il 3 maggio 1954 a Portogruaro (Venezia), Slepoj si era laureata nel 1977 in psicologia ad indirizzo clinico presso l'Università di Padova, per poi specializzarsi in psicoterapia individuale ad indirizzo psicoanalitico e di gruppo e quindi in sofrologia medica. Nel 1989 venne eletta presidente della Federazione Italiana Psicologi, incarico che ha mantenuto per un decennio. Ha svolto la sua professione tra Padova, Milano e Londra e molte sono state le attività che l'hanno impegnata negli anni: tra le altre, l'insegnamento all’Università di Siena, la presidenza dell'International Health Observatory, la direzione di importanti scuole di formazione in psicologia; è stata presidente onorario della manifestazione letteraria 'Una montagna di Libri' di Cortina d'Ampezzo, presidente del premio letterario Cortina d'Ampezzo e presidente del premio letterario Porta d'Oriente di Bari.

Slepoj ha puntato molto sulla divulgazione della psicologia, come autrice televisiva per conto della Rai ed editorialista per numerosi quotidiani ("Il Gazzettino", "Mattino di Padova", "La Tribuna di Treviso", "Corriere delle Alpi", "La Nuova Venezia") e riviste ("Gioia", "Gente", "Diva e donna", "Donna e Giallo"). Ha tenuto una rubrica di psicologia su "Io donna-Corriere della Sera" ed è stata responsabile per dieci anni di una rubrica di psicologia sulla rivista "Riza Psicosomatica". Tante le sue ospitate sul piccolo schermo, dove si fece notare per lo stile brillante del suo argomentare e per il tono dell'eloquio che talvolta da sobrio si trasformava in ardito, incurante delle polemiche o delle discussioni che avrebbe potuto sollevare.

Autrice di pubblicazioni scientifiche e divulgative, tra i suoi numerosi libri figurano "Capire i sentimenti" (Mondadori 1996), "Legami di famiglia" (Mondadori 1998), "Le ferite delle donne" (Mondadori 2002), "Le ferite degli uomini" (Mondadori 2005), "L'età dell'incertezza" (Mondadori 2008), "Le nuove ferite degli uomini" (Cairo editore 2010), "La psicologia dell'amore" (Mondadori 2015); è coautrice, assieme a Mario Lodi ed Alberto Pellai, del volume "Cara Tv con te non ci sto più" (Franco Angeli 1997). Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti da case editrici internazionali, tra cui Payot per i paesi francofoni e Presentia Editorial per la lingua portoghese.

Forte della popolarità conquistata nella televisione degli anni '90, Vera Slepoj accettò l'offerta dell'allora leader Gianfranco Fini di essere candidata per Alleanza Nazionale nel 1999 alle elezioni europee: nonostante le circa settemila preferenze ricevute non ottenne il seggio a Strasburgo. Dal 1999 al 2004 è stata assessore alla cultura, musei, servizi sociali alla Provincia di Padova, organizzando oltre duecento eventi diffusi in tutto l'ambito territoriale, spaziando dalle mostre di pittura ai concerti, dalle presentazioni di libri alle degustazioni gastronomiche. Nel 2006 fu candidata al Senato dall'Udc.

Tra le varie attività svolte, è stata psicoterapeuta della squadra di calcio del Palermo negli anni 1999-2000, consigliere per l'Authority per il Volontariato nel periodo 2000-2004 e consigliere del ministro delle Comunicazioni dal 2002 al 2006.

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