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Vaccino Covid, "da bivalente risposta anticorpi non superiore originale"

Lo studio: "Difese si concentrano su prima versione virus incontrata"

(Afp)
(Afp)
25 ottobre 2022 | 14.49
LETTURA: 2 minuti

"Somministrato come quarta dose, il vaccino a mRna bivalente, mirato a Omicron BA.4/BA.5 e al ceppo ancestrale di Sars-CoV-2, non ha indotto risposte anticorpali neutralizzanti superiori nell'uomo, nel periodo di tempo testato, rispetto al vaccino anti-Covid originale monovalente". E' la conclusione a cui approda uno studio Usa, non ancora pubblicato e quindi non ancora sottoposto a revisione paritaria, ma disponibile in versione preprint sulla piattaforma 'BioRxiv'. Il lavoro firmato da ricercatori della Columbia University di New York e dell'University of Michigan si concentra sulle nuove formulazioni dei vaccini bivalenti. Negli Stati Uniti sono autorizzati per l'uso di emergenza i booster di Moderna e Pfizer aggiornati a Omicron 4-5.

"Nonostante il loro uso diffuso come richiamo vaccinale, si sa poco delle risposte anticorpali indotte nell'uomo", scrivono gli autori. In più "la variante Omicron di Sars-CoV-2 e i suoi numerosi sottolignaggi hanno mostrato una straordinaria capacità di eludere le risposte immunitarie umorali indotte da precedenti vaccinazioni o infezioni". Per raccogliere informazioni sui nuovi booster, gli scienziati hanno esaminato sieri da diverse coorti cliniche: persone che hanno fatto 3 o 4 dosi del vaccino monovalente originale, persone che hanno ricevuto i nuovi vaccini bivalenti aggiornati come quarta dose e persone che si sono infettate con BA.4/BA.5 dopo la vaccinazione. Questi sieri sono stati testati per la neutralizzazione contro il ceppo ancestrale, diversi sottolignaggi Omicron e diversi sarbecovirus correlati.

Circa 3-5 settimane dopo il richiamo, chi aveva fatto la quarta dose col bivalente aveva titoli di anticorpi neutralizzanti - contro tutte le varianti testate, tra cui Omicron 4 e 5 - simili a quelli di chi aveva ricevuto il quarto vaccino monovalente. Le persone coperte con 4 dosi monovalenti erano più anziane (età media 55,3 anni) di quelle che hanno ricevuto il booster bivalente (età media 36,4). Il siero è stato raccolto da entrambe le coorti in tempi simili (media 24 giorni e 26,4). Tutte le coorti hanno mostrato i più alti titoli neutralizzanti contro il ceppo ancestrale, quelli contro le varianti erano più bassi per i sieri di persone sottoposte a booster e più alti per chi aveva contratto l'infezione BA.4/BA.5 post vaccino, mentre non c'era differenza significativa nella neutralizzazione di qualsiasi variante testata tra il gruppo della quarta dose monovalente e quello dei bivalenti.

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