Arrestati tre scafisti, di cui uno minorenne. Le vittime sono 63
(dall'inviata Elvira Terranova) - Almeno altri due corpi sarebbero stati recuperati dai soccorritori sulla spiaggia di Steccato di Cutro (Crotone) dove ieri è naufragata un'imbarcazione con a bordo almeno 180 migranti. Le vittime accertate sono 63.
Prima è stato trovato il cadavere di un uomo a poche centinaia di metri dal naufragio, il secondo era in mare ed è stato recuperato da motovedetta della Guardia costiera. Infine, il terzo a diverse miglia dal naufragio. Si teme che le vittime possano essere un centinaio: i migranti sopravvissuti sono 79.
In mattinata è deceduto all'ospedale di Crotone il migrante ricoverato in gravissime condizioni in rianimazione per le ferite riportate nel naufragio.
Salgono intanto a tre i presunti scafisti, fermati dopo la strage. Uno di loro era minorenne. Sono stati trasferiti tutti in carcere, dopo l'arresto nella notte da parte della polizia e dei carabinieri di Crotone con l'accusa di avere guidato l'imbarcazione finita contro una secca e spezzata in due. I due di maggiore età, un turco e un pakistano, sono stati portati nel carcere di Crotone. Il minorenne alla struttura penitenziaria minorile di Catanzaro. Il turco è rimasto fino al pomeriggio nella cella dell'ospedale perché risultato falso positivo al Covid.
Secondo una prima ricostruzione, l'imbarcazione era partita giovedì mattina, 23 febbraio, da Izmir, in Turchia, con un carico di cittadini iracheni, iraniani, afghani e siriani. A bordo almeno 180 persone. Arrivati sulle rive di Crotone, la nave si è imbattuta su una secca e si è spezzata in due.
Le ricerche sono proseguite per tutta la notte. Due motovedette della Guardia costiera hanno perlustrato tutta la zona, con l'aiuto dei Vigili del fuoco ma finora non risultano altri ritrovamenti. Arrivati anche i sommozzatori da Messina. Il mare è molto agitato e il vento forte.
Dall'alba di oggi sono al lavoro anche i sommozzatori della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco per le ricerche.
La Procura di Crotone ieri ha aperto un’inchiesta, con le ipotesi di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dei 79 sopravvissuti, 28 sono afghani, 16 arrivano dal Pakistan, altri da Iran, Somalia e Palestina. I migranti che non sono stati portati in ospedale sono stati trasferiti ieri sera nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, con l'assistenza di un team di psicologi.