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Sequestrato per ore e rapinato, aggressione omofoba al lido di Reggio Calabria

La vittima adescata online. Tre arresti

Carabinieri in azione
Carabinieri in azione
28 maggio 2024 | 08.47
LETTURA: 2 minuti

Un uomo è stato adescato online, si è recato in un lido per un appuntamento, ma quando è arrivato è stato brutalmente aggredito, sequestrato per ore e rapinato. E' accaduto a Reggio Calabria e i carabinieri della compagnia locale hanno arrestato tre giovani di età, compresa tra i 28 ed i 30 anni, originari della provincia reggina, accusati dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, lesioni personali aggravate ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

La notte del 22 maggio scorso, durante un servizio di pattuglia in via Pineta Zerbi, la sezione radiomobile della compagnia di Reggio Calabria ha fermato un’Audi A3 per un controllo. I tre ragazzi a bordo sono apparsi ai carabinieri impacciati e agitati così i militari hanno deciso di approfondire la verifica e nel cruscotto hanno trovato diverse carte di credito, due telefoni cellulari, un mazzo di chiavi di un’altra auto e il tesserino di riconoscimento di un ordine professionale. Nessuno dei ragazzi, fanno sapere i carabinieri in una nota, ha saputo fornire spiegazioni riguardo a chi appartenesse quel materiale.

Dopo una serie di ricerche i carabinieri hanno individuato, parcheggiata nei pressi dell’ex Lido comunale di Reggio Calabria, l’auto a cui appartenevano le chiavi in possesso dei tre giovani e, poco distante, hanno trovato un giovane che, sconvolto e in stato di choc, ha riconosciuto nei tre ragazzi coloro che, poco prima, lo avevano picchiato e derubato.

Il racconto della vittima

Secondo quanto raccontato dalla vittima ai militari, quella notte aveva preso un appuntamento con uno sconosciuto tramite un annuncio pubblicato su un sito di incontri online. Dopo essere stato adescato, al suo arrivo non aveva però trovato un potenziale partner, ma i tre aggressori che lo hanno dapprima minacciato e malmenato con dei bastoni e poi rapinato del proprio portafogli e dei telefoni cellulari in suo possesso.

Gli aggressori, come ricostruito dai carabinieri, lo hanno insultato con frasi omofobe, tenendolo per diverse ore a terra - immobilizzato e sotto continua sorveglianza - mentre perquisivano la sua auto e si recavano a più riprese a prelevare centinaia di euro in contanti, attraverso l’utilizzo delle carte di credito rubate.

Tuttavia, fuggiti a bordo dell'auto, i tre sono stati fermati al posto di controllo dai militari della Compagnia di Reggio Calabria. La vittima è stata trasportata al Gom di Reggio Calabria e ricoverata per i politraumi su tutto il corpo. Secondo quanto riferiscono i carabinieri, gli arrestati, l’11 aprile scorso erano stati denunciati per un episodio analogo. Nella provincia di Rovigo, infatti, con lo stesso modus operandi avevano adescato un uomo e, una volta entrati nella sua abitazione, lo avevano legato con delle fascette e colpito ripetutamente alla testa con il calcio di una pistola per rapinarlo.

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